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NAVIGABILITA’

“Conche, ora sono necessarie”

Marco Dolfin: “Basta perdere tempo. Vogliamo sapere presto la tempistica per la loro messa in opera”

“Conche, ora sono necessarie”

Marco Dolfin, consigliere comunale e regionale

“Basta perdere tempo. Vogliamo sapere presto la tempistica per la loro messa in opera”

CHIOGGIA - Conche di navigazione: il consigliere regionale della Lega Marco Dolfin preme sull’acceleratore: “Serve sapere in tempi brevi le tempistiche per la loro messa in opera”.

Il problema a Chioggia è particolarmente sentito: quando il Mose si alza i pescatori non possono uscire in mare proprio per la mancanza delle conche di navigazione. Se sono già usciti e le paratie si alzano per motivi che hanno impedito un preavviso, questi devono rimanere all’esterno del porto e attendere che si abbassino per poter fare ritorno a casa. In mare, in questo caso, spesso con condizioni proibitive e maltempo, rischiando la propria incolumità e la propria vita.

“Non voglio ripercorrere le annose vicende che riguardano le Conche e il Mose stesso - spiega il consigliere chioggiotto Marco Dolfin - dalle problematiche legate ai ritardi, al caos gestionale con annesse e connesse ripercussioni giudiziarie. Ma ritengo che l’importante opera del Mose (struttura unica al mondo) debba essere conclusa con la realizzazione e la funzionalità delle paratie delle conche di navigazione sulle tre bocche di porto (Chioggia, Lido e Malamocco).

Lo chiedono tutti, dal mondo della pesca, al commerciale, al porto, alla crocieristica e soprattutto serve per la sicurezza di chi va per mare. Ma allo stesso tempo abbiamo bisogno di informazioni certe e sicure, con tempi certi sulla realizzazione dell’opera e della messa in funzione. E’ necessario assicurare gli ambienti e soprattutto di chi va per mare. Anzi invito a non perdere ulteriormente tempo. Le conche servono come non mai, ma soprattutto mi chiedo come sia potuto accadere che, pur creando un’opera mastodontica, unica al mondo, per contro non si sia tenuto conto fin da subito delle esigenze di chi va per mare: è come avere costruito un palazzo senza avervi realizzato le scale interne. Una cosa veramente assurda oltre che vergognosa”.

Il consigliere intende portare la questione in consiglio regionale durante questo 2024: “Ormai rivangare il passato non serve a nulla - conclude - è necessario guardare avanti. Il Mose serve e ha dimostrato di funzionare e di essere in grado di salvaguardare l’ambiente circostante. Si deve proseguire perseguendo un unico obiettivo, che è quello di terminare tutto il complesso del Mose rendendolo funzionale al cento per cento. Come consigliere porterò all’attenzione del consiglio, attraverso una risoluzione, la questione per sollecitare la massima attenzione sul tema”.

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