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CULTURA
09.01.2024 - 00:45
La figura tridimensionale dell'uomo della Sindone
Il pezzo centrale era la scultura tridimensionale del misterioso uomo della Sacra Sindone
CHIOGGIA - Cala il sipario sulla mostra “The Mistery Man”: un evento che ha portato a Chioggia 30mila persone in sei mesi. Ospitata nella chiesa di San Domenico è stata fortemente voluta a Chioggia dall’amministrazione Armelao e dalla Diocesi di Chioggia.
Domenica l’ultimo giorno di apertura al pubblico. In questi giorni verranno smontate le sale e ripristinate le normali condizioni all’interno della storica chiesa che tornerà quindi a disposizione della comunità ed aperta al pubblico. Un evento che ha fatto molto discutere in questi mesi, anche dal punto di vista politico, con l’esposizione che ora tornerà in Italia solo nel 2025, a Roma, nell’anno del Giubileo.
Il pezzo centrale della mostra era la scultura tridimensionale e iperrealistica che rappresenta il misterioso uomo della Sacra Sindone, realizzato per la prima volta da Alvaro Blanco L’opera è il culmine di un’approfondita e accurata ricerca storica, scientifica, religiosa e artistica, durata oltre 15 anni. Sul suo corpo sono presenti numerose ferite riconducibili alle torture e alla crocifissione, il volto è tumefatto e i capelli sono intrisi di sudore e sangue: i segni della passione. La scultura, realizzata in lattice e silicone, con capelli naturali, rappresenta un uomo giacente totalmente nudo di circa 1.78 metri di altezza 75 kg di peso
Durante l’esposizione in Spagna la mostra è stata visitata da ben 120mila visitatori. “Dopo quasi sei mesi si è conclusa in città la mostra internazionale “The Mystery Man” – spiega il sindaco Mauro Armelao – come primo cittadino sono orgoglioso di aver ospitato questa importante esposizione a Chioggia e di aver così accolto quasi 30mila visitatori provenienti anche da molti paesi extraeuropei. Non parliamo infatti di un semplice evento culturale, ma anche di un percorso umano e spirituale che ha interrogato credenti e semplici curiosi in un percorso artistico, scientifico e teologico. Anche alcune polemiche hanno accompagnato la mostra ma queste non hanno minimamente smorzato l’entusiasmo e la convinzione della bontà di questa iniziativa che ho condiviso e vissuto assieme al Vescovo Gianpaolo Dianin".
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Conclude Armelao: "Sappiamo cosa è stato scritto contro questa esposizione ma non sapremo mai quanto di buono e significativo è rimasto scritto nei cuori delle persone che l’hanno visitata. Volevamo offrire alla città e ai suoi turisti qualcosa di unico e, credo, che ci siamo riusciti. Sotto gli occhi del Cristo di San Domenico sono sfilate persone di ogni età, bambini ed anziani che, sono convinto, hanno portato a casa un ricordo unico della nostra città e delle sue opere. The Mystery Man ha interrogato, indignato e commosso, ha toccato i cuori che hanno voluto aprirsi a questo mistero, il resto non conta”.
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