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DALLA REGIONE

Il Veneto è faro nell'industria italiana

Bene tutte le provincie, tranne Rovigo

Il Veneto faro di resilienza nell'industria Italiana

VENEZIA - In un periodo di 15 anni in cui l'industria italiana ha attraversato una fase di contrazione senza precedenti, la regione del Veneto ha dimostrato di essere un baluardo di resistenza e resilienza economica. Secondo i dati forniti dall'Ufficio studi della Cgia, mentre il valore aggiunto reale dell'industria italiana è sceso del 8,4%, il Veneto ha registrato un aumento del 3,1%, posizionandosi tra le poche regioni con risultati positivi.

L'andamento regionale

Tra il 2007 e il 2022, solo Basilicata (+35,1%), Trentino Alto Adige (+15,9%), ed Emilia Romagna (+10,1%) possono vantare risultati migliori del Veneto. In contrasto, regioni come Calabria, Sicilia e Sardegna hanno subito contrazioni pesanti, toccando punte di -33,5%, -43,3%, e addirittura -52,4%, rispettivamente. La crisi economica globale del 2008-2009, la crisi dei debiti sovrani del 2012-2013, la pandemia del 2020-2021 e l'invasione dell'Ucraina nel 2022 hanno indubbiamente influenzato l'andamento economico, ma il Veneto ha dimostrato di navigare queste tempeste con successo.

Settori in evidenza

L'analisi dei settori rivela che, nonostante la contrazione in alcune aree, l'industria alimentare e delle bevande nel Veneto ha registrato un notevole incremento del 47% in 15 anni. Al contrario, la produzione e distribuzione dell'energia elettrica e del gas (-31,5%), mezzi di trasporto (-17,3%), distribuzione acqua etrattamento rifiuti (-15,2%), mobile (-12,9%), legno/carta (-7,7%), e tessile-abbigliamento-calzature (-5%) hanno sofferto le contrazioni più significative.

Lo scenario provinciale

A livello provinciale, Vicenza si conferma come l'area più manifatturiera del Veneto, seguita da Treviso e Padova. Tutte e tre le province sono incluse tra le prime 10 province più industrializzate d'Italia. La provincia di Padova ha mostrato un notevole aumento del 34% nel valore aggiunto dell'industria, seguita da Vicenza (+30,8%), Verona (+25,4%), e Venezia (+22,9%). L'unica eccezione tra le province venete è Rovigo, che ha subito una contrazione del -6,3%.

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