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L’EVENTO

Week end dedicato alla Brusavecia

A Rottanova e a San Pietro di Cavarzere in tanti hanno partecipato al rito propiziatorio

Week end dedicato alla Brusavecia

A Rottanova e a San Pietro di Cavarzere in tanti hanno partecipato al rito propiziatorio

CAVARZERE - Con una settimana di ritardo a causa del maltempo, nel pomeriggio di sabato sono stati accesi i primi falò dell’Epifania con la tradizionale festa della “Brusavecia”.

A dare il via al rito propiziatorio sono state le due frazioni di Rottanova e San Pietro di Cavarzere che a distanza di un’ora hanno accolto il pubblico in piazza per la festa.

Presa d’assalto Rottanova che, fin dalle prime ore del pomeriggio, ha visto arrivare una processione di auto da ogni parte che hanno occupato sia il campo da calcio che le vie del paese, compreso il ponte diventato vero e proprio parcheggio. Spettacoli in piazza con il fuoco, bancarelle, stand con bevande calde e cibo, lotteria, musica con Dj, fuochi artificiali hanno allietato il paese e il pubblico fino alle 18,30 quando è stata data alle fiamme la “vecia” sistemata sull’argine dell’Adige. Ma anche l’arrivo del tanto temuto Bombasin con le befane è stato momento di allegria, soprattutto per i bambini. Ha funzionato la organizzazione del Comitato Cittadino con l’impegno di molti volontari, che ha concluso l’anno passato dando così il via al 2024 che si prospetta essere ancora ricco di manifestazioni folkloristiche. Una via presa di assalto che colma, anche se per poche ore, lo spopolamento e le chiusure degli ultimi anni.

Dopo Rottanova è stato il turno di San Pietro di Cavarzere che, negli ultimi anni, ha fatto crescere la festa grazie al Centro sportivo culturale “5 martiri” che, con il suo presidente Stefano Perazzolo, ha accolto il tanto pubblico arrivato in paese per la festa. Un clima di festa iniziato alle ore 18 con musica, bevande calde, gustosissimi crostoli e frittelle dal sapore casareccio ed indicati proprio in questo periodo di Carnevala. Ma il pubblico è stato attirato da subito dal profumo del salame di casa, ossia dal tradizionale panino con il salame caldo preparato in uno stand dove non mancava mai una lunga fila per l’attesa. L’arrivo della Befana e del Bombasin hanno suscitato maggiormente l’attenzione dei bambini, pronti per ricevere la tradizionale calza. Puntualmente, all’arrivo delle forze dell’ordine (arrivate da Rottanova) da cui traspariva un grande senso di coordinamento anche con la Protezione Civile locale, è stata accesa la “Befana” sull’Argine dell’Adige. Il quesito era: fumo buono o fumo cattivo? Per San Pietro ci sono stati momenti di incertezza causati da un fumo che non sapeva cosa fare: se virare verso ponente con presagio di un anno difficile o verso levante con presagio di un anno buono. Alla fine ha vinto la seconda dal momento in cui il fumo si è spostato verso levante dando la speranza di un anno migliore. Proverbi o superstizioni che solo con il trascorre dei giorni ci farà capire l’esatta verità.

Tradizioni che non si devono perdere e che danno anche un grande sostegno economico ai diversi comitati ed associazioni che non perderanno l’occasione di aiutare e sostenere la comunità di appartenenza. Pubblico entusiasta.

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