Maxi operazione anti-droga: 7 arresti tra Rovigo, Venezia Ferrara e Milano

VENEZIA - La Procura della Repubblica di Rovigo ha annunciato il successo di un'operazione contro il traffico di stupefacenti e altre attività illecite, che ha portato all'arresto di sette persone nelle province di Rovigo, Milano, Venezia e Ferrara. Le misure cautelari, richieste nel corso di un'approfondita indagine, sono state eseguite il 13 gennaio 2024 dai Carabinieri della Compagnia di Adria. Le accuse riguardano diverse ipotesi di reato, tra cui l'acquisto, il trasporto, la detenzione e la cessione di sostanze stupefacenti, tentata estorsione, tentato incendio e calunnia.

Tre uomini, di nazionalità svizzera e marocchina, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Rovigo. Una donna marocchina è stata associata presso la Casa Circondariale di Verona, mentre un uomo italiano è stato associato presso la Casa Circondariale di Milano.

Inoltre, una donna italiana è stata posta agli arresti domiciliari nella provincia di Ferrara, e un uomo italiano nella provincia di Venezia.

L'indagine ha preso il via nel luglio 2023 quando i Carabinieri della Compagnia di Adria hanno sequestrato circa 52 kg di hashish, con un valore di mercato di circa €500.000,00, trovato in un casolare abbandonato nella provincia di Rovigo. Ulteriori indagini hanno portato all'identificazione dei membri di un gruppo con base nel Comune di Taglio di Po (RO).

Secondo l'ipotesi accusatoria, dopo la perdita del carico di droga, il gruppo ha tentato più volte, con azioni minacciose e violente, di ottenere la restituzione dello stupefacente o il suo equivalente in denaro da parte di un cittadino italiano di 45 anni. Quest'ultimo è accusato di essersi appropriato della sostanza illecita a discapito del gruppo. Le indagini hanno inoltre evidenziato un mercato di spaccio di cocaina gestito da una coppia convivente a Taglio di Po.

Durante le perquisizioni, i Carabinieri hanno sequestrato €170.000,00 in contanti, un chilogrammo di cocaina, 700 grammi di marijuana e una pistola a salve con circa 100 proiettili. Il procedimento è attualmente in fase di indagine preliminare mentre gli arrestati affrontano diverse accuse gravi legate alle attività criminali scoperte durante l'indagine.