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IL CASO
22.01.2024 - 16:25
VENETO - Una nuova ondata di (presunta) innovazione sta scuotendo le fondamenta della sanità, tradizionalmente solida nella sua gestione esclusivamente pubblica. Dopo aver abbattuto il tabù dei professionisti privati nei Pronto Soccorso e nei reparti ospedalieri, il settore si apre a una nuova figura: il medico di base privato. Una figura che opera in strutture private, offrendo un servizio simile a quello del medico convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale (Ssn), ma proponendo attese ridotte, accesso facilitato e minime complicazioni burocratiche. Il tutto, però, con un particolare non secondario: si paga.
Il pioniere in questa nuova sfera di mercato è la BMed Me.di.ca. Group, centro di sanità privata attivo da sette anni a Mestrino, Padova. Il servizio innovativo, chiamato Family Doc, è stato lanciato da poche settimane e sta già suscitando l'interesse di chi cerca un'alternativa al medico di famiglia convenzionato.
La dottoressa Cristina Sinigaglia, presidente del gruppo, spiega la filosofia dietro a questa iniziativa: "Abbiamo riscontrato tra i nostri clienti molti che non hanno un medico di famiglia, come ad esempio extracomunitari o comunque stranieri residenti in provincia, oppure altri che lamentano di non riuscire ad accedere ai servizi di medicina generale". La crescente difficoltà per il medico di famiglia di gestire un elevato numero di pazienti, garantendo a tutti un accesso rapido e tempi soddisfacenti di visita, ha portato a un aumento dell'utenza insoddisfatta.
L'iniziativa della BMed Me.di.ca. Group cerca di colmare questa lacuna, introducendo il concetto di "medico di medicina generale privato", sebbene il termine sia improprio. Questa figura potrebbe rappresentare una soluzione interessante per coloro che desiderano un'alternativa al medico di famiglia, offrendo visite su appuntamento senza attese e in tempi brevi. Tuttavia, la novità presenta alcuni limiti evidenti, principalmente dal punto di vista economico.
L'autorizzazione concessa al centro privato è di medicina internistica, con un costo medio di circa 50 euro a visita. Pur essendo una cifra significativa, è decisamente inferiore rispetto al costo di una visita specialistica, che generalmente supera questa somma. La visita offerta è analoga a quella del medico di famiglia, con la possibilità di prescrivere medicinali e indirizzare verso visite specialistiche. Tuttavia, è importante sottolineare che questo servizio non sostituisce il medico di famiglia, ma mira a agevolare chi ha difficoltà ad accedere al Sistema Sanitario Nazionale o chi è privo di un medico di base.
La dottoressa Sinigaglia è consapevole che questa iniziativa potrebbe suscitare polemiche: "Non c'è alcuna volontà di sorpassare il pubblico, il Sistema Sanitario Nazionale resta il riferimento e noi cresciamo seguendo le linee che ci vengono dettate". L'intento è quello di occupare spazi di mercato che il settore pubblico lascia libero e, in alcuni casi, fornire un reale servizio.
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