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GIORNATA DELLA MEMORIA

“Impegno ad opporsi all’orrore”

Il sindaco Armelao e il presidente del consiglio comunale Boscolo Capon: “Ripugniamo la guerra”

“Impegno ad opporsi all’orrore”

Il sindaco Armelao e il presidente del consiglio comunale Boscolo Capon: “Ripugniamo la guerra”

CHIOGGIA – Chioggia celebra il giorno della Memoria con una cerimonia ufficiale e toccante a cui hanno partecipato in molti, oltre alle autorità in una nebbiosa mattina.

Alle 10.30 le autorità civili, militari e religiose si sono ritrovate davanti al Municipio. Alle 10.45 l'alzabandiera in piazzetta XX Settembre, alle 11.15 la deposizione della corona d'alloro al Monumento ai Caduti e subito dopo la deposizione della corona d'alloro sulla Lapide commemorativa dedicata ai chioggiotti vittime nei campi di concentramento davanti la biblioteca comunale.

La cerimonia è stata interamente accompagnata dal trombettista della banda musicale cittadina. Davanti alla Loggia dei Bandi le autorità autorità hanno fatto il loro discorso ufficiale che hanno presenziato a tutta la cerimonia. “Spero che la cittadinanza – ha detto il sindaco Mauro Armelao – partecipi alle iniziative in programma. Non si tratta di un semplice gesto di forma. Ricordare, portare avanti le testimonianze dell’Olocausto, di quello che è il passaggio più buio della storia dell’umanità, è sostanza, l’impegno di tutti noi ad opporci fermamente a tutte le forme di coercizione e brutalità”.

“Quest’anno – racconta il presidente del consiglio comunale Beniamino Boscolo Capon - sono 24 anni da quando è stata istituita la Legge 211 per ricordare, una volta l’anno, l’abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz e commemorare la Shoah: la persecuzione, la deportazione, la prigionia e lo sterminio di esseri umani, dove gli ebrei furono i principali bersagli. Oggi, è il “Giorno della Memoria”, segno dell’attenzione e della sensibilità di una società che ha apprezzato la bellezza e la concretezza della libertà, a testimonianza di una storia, non troppo distante dal tempo, e della quale fare memoria”.

Ha continuato Boscolo Capon: “E proprio per questo che noi, quest’anno, in questo giorno di questo mese, oggi, in questo luogo, a grande voce, dobbiamo rivolgerci a tutti quei popoli e a tutti quei territori, nel mondo, che soffrono, vivendo nel sangue, con la presenza di conflitti e interrogarci, tutte le volte che ci accostiamo a simboli o avvenimenti che riassumono l’orrore e la follia, sul disumano concepimento da parte dell’uomo sulla guerra”.

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