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Caccia

Bracconieri in laguna, controlli e sequestri

I carabinieri hanno dato vita a una vasta operazione di controllo per la repressione del fenomeno.

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VENEZIA - Nove denunce in due giorni di controlli. E’ il bilancio dell’operazione “Delta del Po” del Reparto operativo-Sezione operativa antibracconaggio e reati in danno agli animali del Raggruppamento Carabinieri Cites, che si è svolta con il supporto dei Nuclei carabinieri Cites di Venezia e Verona. Significativo è stato l’apporto della polizia metropolitana di Venezia e della polizia provinciale di Rovigo. Hanno collaborato le associazioni ambientaliste Cabs e Lipu.

L’operazione viene condotta con cadenza annuale ed è volta a reprimere fenomeni di bracconaggio nell’area del Delta del Po e nella Laguna di Venezia, i cui territori ricadono all’interno della Rete Natura 2000. Queste aree sono tra le più importanti zone umide a livello internazionale per la conservazione degli uccelli acquatici, in quanto, dopo lunghe rotte migratorie, sostano, si riproducono e svernano.

L’attività si è conclusa con la denuncia alle procure della Repubblica di Padova e Venezia di sei persone e tre alla procura di Rovigo, per l'esercizio della caccia con mezzi non consentiti e attività venatoria da natante non ancorato ed ha portato al sequestro di 10 fucili, 50 esemplari morti di specie di avifauna, un’imbarcazione, cinque richiami acustici a funzionamento elettromagnetico. Sono state effettuate diverse perquisizioni che hanno portato ad alcune sanzioni amministrative per il superamento del numero del carniere e per l'utilizzo delle munizioni al piombo.

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