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MOVIMENTO 5 STELLE

Baldin: “La Regione sia più attiva contro lo smog”

La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle attacca la giunta Zaia

“Ponte sul Brenta a Chioggia, Regione disinteressata alla ciclopedonale”

Erika Baldin

CHIOGGIA - “Qualità dell’aria, la Regione faccia la sua parte”. A sostenerlo è la consigliera del Movimento 5 Stelle Erika Baldin visto il momento di difficoltà che sta vivendo il Veneto, con 10 comuni, tra cui Chioggia, in zona rossa per gli alti valori di polveri sottili e Pm10 nell’aria. Il primo provvedimento preso è stato quello di ridurre la circolazione delle vetture più obsolete. In questo contesto, l’Anci chiede al governo misure specifiche, suggerendo tra esse la sostituzione delle caldaie e la riforestazione urbana: “Secondo me - commenta Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale - questi possibili provvedimenti, pur sacrosanti, sono limitativi se non si aggiunge anche una revisione del parco di mezzi pubblici. Serve un piano straordinario da parte delle amministrazioni, se non vogliamo fare una brutta fine”.

Nei giorni scorsi, la consigliera ha depositato in materia un’interrogazione a risposta scritta, che chiede alla Giunta guidata da Luca Zaia se intenda predisporre politiche strutturali di intervento programmato al fine di migliorare la qualità dell’aria, su indicazione e supporto di Arpav: “Inoltre - precisa Baldin - il mio proposito è far impegnare le strutture sanitarie e di prevenzione in un’indagine epidemiologica in tema di malattie che derivano dalle emissioni di agenti inquinanti.

Infine chiedo all’esecutivo regionale se intende coordinare l’attività dei Comuni, delle Province e della Città Metropolitana di Venezia sia in campo interdittivo ed emergenziale, sia per l’educazione ambientale e di promozione delle buone pratiche”. Intanto oltre ventimila cittadine e cittadini veneziani, e oltre 73mila veneti, hanno sottoscritto online l’azione collettiva promossa da un network che offre assistenza legale e copertura assicurativa alle professioni sanitarie, la quale intende far rispettare dagli enti locali la direttiva comunitaria 50/2008 che impone agli Stati membri specifici standard in materia di qualità dell’aria. “Serve proprio un cambio di abitudini per salvare il pianeta e il territorio”, afferma l’esponente del M5S.

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