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ECONOMIA

Porto, più 221,4% di crocieristi

Chioggia tiene il passo di Venezia con 747mila tonnellate di merci. Nel 2023 52.625 passeggeri

Porto, più 221,4% di crocieristi

Chioggia tiene il passo di Venezia con 747mila tonnellate di merci. Nel 2023 52.625 passeggeri

CHIOGGIA – Storico record nel settore commerciale per i porti di Chioggia e Venezia. Il 2023 è stato un anno molto positivo e a dimostrarlo ci sono le cifre diffuse dall’Autorità portuale di Sistema.

Il porto di Chioggia tiene il passo di Venezia registrando 747mila tonnellate di merci movimentate mentre i crocieristi registrano un aumento del 221.4% contando 52.625 passeggeri nel corso del 2023. Ottimi risultati anche a Venezia con un aumento del 35% della movimentazione dei prodotti siderurgici (2 milioni e 162mila tonnellate) e del 18,1% delle rinfuse solide con un milione e 682mila tonnellate.

Ottimi, inoltre, i risultati del traffico passeggeri, dopo l’avvio della nuova strategia crocieristica intrapreso a seguito del Decreto 103 del 2021 che ha azzerato il settore; dopo tre anni di attività commissariali il porto di Venezia registra 507.980 passeggeri con una crescita del 121% rispetto al 2022 di cui 447.027 in modalità “homeport”.

“I dati di traffico del 2023 confermano almeno tre tendenze che ci confortano nelle scelte adottate per progettare il sistema portuale del futuro”, commenta Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Adspmas.

“Innanzitutto, emerge come gli investimenti effettuati e le attività intraprese in questi anni hanno garantito un pieno sostegno a settori in piena crescita. Le nuove concessioni a terminal commerciali nel settore della movimentazione del cemento, l’implementazione della modalità ferroviaria e i progetti commissariali hanno infatti dimostrato di produrre effetti positivi evidenti. Per quanto riguarda invece il settore industriale della chimica e del settore energetico, che trascinano al ribasso il risultato complessivo del 2023, stiamo assistendo a riposizionamenti strategici connessi per lo più a fenomeni globali esogeni che vedranno la propria stabilizzazione nel medio periodo. Infine, risulta lampante come il traffico ferroviario sia diventato elemento centrale per lo sviluppo del sistema portuale. Anche per questo continueremo a operare per realizzare le importanti opere infrastrutturali annunciate che faranno del nostro porto un vero e proprio hub multimodale. Investire nel settore ferroviario, insieme alla capacità di fornire servizi operativi efficienti, significa servire i terminal commerciali e industriali-portuali offrendo a questi una modalità alternativa di approvvigionamento e di conseguenza sostenere l’intera economia regionale. Ciò è risultato evidente, nell’ultimo anno, in particolare nel settore agroalimentare che ha visto incrementare le tonnellate in arrivo via terra, a parziale compensazione del calo in arrivo via nave, e ridursi le quote in uscita via terra dal porto”.

Infatti la valorizzazione della modalità ferroviaria per servire i terminal industriali portuali e offrire un’alternativa al trasporto su gomma o marittimo ha dato i suoi frutti. Il traffico ferroviario ha infatti retto chiudendo il 2023 con valori equivalenti all’anno precedente.

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