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Cavarzere
10.02.2024 - 18:48
CAVARZERE - Il teatro Serafin di Cavarzere ha ospitato l’irresistibile comicità di Marco Falaguasta, attore, commediografo e regista romano, con il suo spettacolo “Non ci facciamo riconoscere!”. Un viaggio sarcastico e arguto attraverso gli anni ’70, ’80 e ’90 che ha divertito e fatto riflettere il pubblico presente, grazie alla sua comicità elegante.
“Non ci facciamo riconoscere” è uno spettacolo intriso di una nostalgia che permea la generazione cinquantenne, un’epoca in cui i genitori erano soliti rimproverare i figli con questa espressione. L’assessore alla Cultura Ilaria Turatti ha voluto fortemente questo spettacolo, che si presenta come una riflessione sulla nostra percezione degli anni passati, se realmente spensierati e importanti, o se l'illusione della nostalgia li abbia ingigantiti.
In uno scambio di battute con il pubblico, Marco Falaguasta ha posto domande provocatorie sulla nostra visione dei decenni passati. Come avremmo vissuto eventi cruciali come il sequestro Moro, la legge sul divorzio e lo statuto dei lavoratori, se fossero accaduti ai tempi dei social media? I nostri figli, ci chiediamo, godono di più libertà di noi? E cosa dire della preferenza tra l’inclinazione dei nostri nonni a non sprecare nulla e l’attuale abbondanza di acquisti e “nuovi modelli”?
La comicità di Falaguasta ha raggiunto il suo apice quando ha messo a confronto il passato e il presente, chiedendosi quale differenza ci sia tra un “poke” e la frittata di nonna, simbolo di come si possa sprecare senza rendersene conto. Il pubblico si è ritrovato a ridere di se stesso, delle convinzioni assodate e delle situazioni paradossali che caratterizzano la vita di una generazione che, secondo l’artista, sembra essere “in stand by”.
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