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L’INTERVENTO

“Nessuno dimentica Isola Verde”

Il consigliere regionale Dolfin rassicura sull'impegno del Genio Civile

“Nessuno dimentica Isola Verde”

CHIOGGIA – Mareggiata a Isola Verde e danni al litorale, il consigliere Regionale della Lega Marco Dolfin assicura: “Il Genio Civile regionale non dimentica nessuno ed è ben a conoscenza della situazione”. Nei giorni scorsi gli operatori turistici, prima Ascot e poi Gebis, avevano lanciato un grido di allarme.

La mareggiata dei giorni scorsi aveva eroso il litorale e l’acqua era arrivata addirittura fino alle dune. Per altri impegni istituzionali, il consigliere regionale si trovava proprio nella sede del Genio Civile e ha approfittato per fare il punto sulla situazione di Isola Verde: “Il grido di dolore degli operatori turistici è giusto ed inevitabile – spiega Dolfin – ma il Genio Civile regionale non ha abbandonato questo tratto di litorale ed è ben a conoscenza della situazione. Si stanno ultimando gli interventi strutturali alle celle 4 e 6 e, nel 2025, si ultimeranno del tutto alla celle 3 e sempre alla cella 6. Interventi strutturali che dovrebbero mettere maggiormente in sicurezza il litorale dalle mareggiate e che non è facile completare in breve tempo. Questo perché, nel nostro territorio, la burocrazia spesso frena la velocità. Tra stop per la balneazione, stop per la pesca e varie altre limitazioni, alla fine si lavora 5 mesi all’anno e i tempi si dilatano”.

Dolfin è sicuro che il litorale tornerà in perfette condizioni: “Dobbiamo innanzitutto ricordarci di una cosa – continua – per Isola Verde, dal 2019, sono stati spesi complessivamente quasi 10 milioni di euro. Si è speso di più qui che in tutto il litorale del Veneto e di questo dobbiamo essere assolutamente consapevoli. Attualmente ci sono 19mila metri cubi di accumulo di sabbia pronti per essere stesi come ripascimento e, facendone richiesta al Genio Civile, c’è sempre la possibilità di utilizzare la sabbia togliendola dal mare e posizionandola sulla battigia, per una quantità massima di circa 20 centimetri di altezza”. La speranza è che gli interventi strutturali in fase di completamento rappresentino la soluzione definitiva: “Se le dighe e le soffolte funzioneranno – conclude Dolfin – finalmente l’erosione di Isola Verde verrà notevolmente limitata e si eviterà di arrivare alle situazioni attuali”.

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