VENEZIA - Un agghiacciante episodio di razzismo nel volley giovanile, ai danni di una ragazzina di 12 anni. E' stata insultata per il colore della pelle.
Le parole sprezzanti di un uomo tra il pubblico, nel Miranese (Venezia) hanno ferito profondamente non solo la ragazza, ma l'intera coscienza sportiva della Urban Volley, un'associazione sportiva dilettantistica che ha unito le forze di Miranese Volley, Volley Salese e F229 Volley Project lo scorso anno.
Le reazioni non si sono fatte attendere. La Urban Volley ha denunciato pubblicamente l'atto di razzismo, manifestando un deciso sostegno all'atleta e alla sua famiglia. In un comunicato sui social media, l'associazione ha espresso solidarietà, comprensione e indignazione per l'episodio vergognoso, sottolineando la volontà di identificare il responsabile e adottare tutte le misure necessarie per prevenire futuri atti simili.
"Urban Volley desidera esprimere tutta la vicinanza, la solidarietà, la comprensione e lo sdegno per questi fatti inauditi", ha dichiarato l'associazione, ribadendo il proprio impegno per promuovere l'accettazione, l'integrazione e il rispetto delle diversità all'interno della comunità sportiva.
L'incidente non è soltanto un attacco contro un'atleta, ma una violazione dei valori fondamentali dello sport e della convivenza civile. L'associazione ha ribadito il suo orgoglio nel contare atleti di nazionalità, credo, colore ed etnia diversi, sottolineando l'importanza di creare un ambiente inclusivo e rispettoso per tutti.
Questo momento difficile ha evidenziato l'importanza di unire le forze e combattere insieme contro l'intolleranza e il pregiudizio. La solidarietà verso l'atleta è un segno tangibile di supporto e un'impegno verso un futuro in cui ogni individuo possa competere e vivere libera da discriminazioni e offese.
"È il momento di stringersi attorno alla nostra atleta", ha affermato l'associazione, "per fare muro contro questi incomprensibili ed inaccettabili eventi". La ragazza non deve sentirsi sola: Urban Volley è al suo fianco, pronta a difendere la libertà, chiedere il rispetto e valorizzare le qualità di tutti i suoi atleti.
