Vedi tutte
L’INTERVISTA
23.02.2024 - 07:23
Francesco Fava
Francesco Fava, medico di base a Cavarzere, racconta il suo lavoro e la sua passione per le foto
CAVARZERE - Francesco Fava, stimato medico di famiglia da poco più di un anno a Cavarzere, con la passione per la fotografia, racconta la dedizione con cui affronta la sua arte fotografica, ma anche il suo lavoro di medico che lo pone a continuo contatto con la sofferenza, ma che gli assicura anche molte soddisfazioni.
Un bilancio di questo anno di lavoro a contatto con gli abitanti di Cavarzere?
“A Cavarzere ci conosciamo quasi tutti, perciò trovo un ambiente di lavoro più rilassato ed è molto difficile avere delle conflittualità. Ricevo molta soddisfazione dalla cura di una malattia cronica di alcune persone che, grazie alla mia esperienza, sono in miglioramento. Saper di essere utile mi fa sentire bene e, ancora di più, quando riesco ad evitare l’ospedalizzazione e curare a casa”.
Quando è nata la sua passione per la fotografia?
“Ho sempre scattato foto, più seriamente dal 2018 dedicandomi all’entomologia disciplina che studia gl’insetti. Lo scopo era proprio quello di immortalare gl’insetti delle “Marice”, oasi naturale tra Cavarzere e Rottanova”.
“Sicuramente. Dipende molto dallo scopo di chi fotografa. Se non c’è uno scopo preciso, la fotografia rispecchia molto l’emozione del momento in cui il fotografo esegue lo scatto. Per esempio: l’anno scorso il mese di maggio è stato molto piovoso e di proposito mi sono recato più volte a Rosolina Mare proprio per immortalare un senso di solitudine e di abbandono che l’ambiente trasmetteva. Questa occasione straordinaria sono stato io a cercarla ed ho immortalato il momento”.
Si emoziona guardando uno scatto?
“Certo che sì, ma di solito non con i miei scatti. Ho iniziato da poco a scattare foto diverse dagli insetti e ne sono entusiasta. La prima emozione è sempre lo stupore e, da questo, si cercano quei piccoli dettagli che a volte sono utili anche per imitare il fotografo”.
Cosa bisogna considerare per realizzare una foto di qualità?
“La luce intesa come ambiente atmosferico che illumina la scena: giornata soleggiata, coperta, piovosa, un tramonto e così via. Se la luce è “piatta” è spesso insignificante e non si avrà mai risultato eccellente. E’ molto importante valutare quando scattare le foto e quando no, soprattutto per i fotografi amatoriali che non hanno obblighi da rispettare”.
Oltre agli insetti, cosa ama fotografare?
“Ho quasi sempre fotografato la fauna e da poco mi diletto in altri soggetti come il paesaggio urbano: palazzi, musei, dove spesso le persone fanno da “contorno” e non sono il soggetto principale”.
Rimane ancora importante la stampa di una foto o dobbiamo abituarci al piccolo schermo di un cellulare o del pc?
“Personalmente stampo molto. Rimane il mezzo principale per fruire di una foto. E’ scomodo guardarlo in uno schermo piccolo e riduttivo dal cellulare. La cosa ottimale è quella di stampare una foto di dimensioni 20 x 30 ed apprezzarne la bellezza”.
Le nuove tecnologie come ad esempio il cellulare, sono una minaccia per la fotografia tradizionale o saranno il futuro?
“Nessuna delle due. La fotografia è diventata più democratica con lo smartphone. Per il futuro il telefonino sarà sempre con noi e comodo da usare, ma manca di economia e di strumenti che invece una buona fotocamera possiede. Ad esempio: un animale in volo o una corsa non possono venir immortalati con qualità da un telefonino, ma sicuramente da una buona fotocamera”.
A proposito del Corso di Fotografia a Cavarzere con il “Fotoclub”, quali sono i suoi obiettivi principali?
“Lo scopo ultimo è quello di obbligare qualcuno a continuare a fotografare. Quello che m’interessa è socializzare e se lo faranno di loro spontanea volontà sarò molto più felice, tanto più se continueranno a rimanere nel “Fotoclub”. L’obiettivo principale con il corso è quello di insegnare ad una persona “profana” della fotografia di scattare una bella foto di qualità, che la stampi e ne sia soddisfatta”.
©2024 CHIOGGIA NOTIZIE - P. Iva 01463600294 - Tutti i diritti riservati.
Email: redazione@chioggianotizie.it | Credits: www.colorser.it