Cerca

Venezia

"Granchio blu, una polpa da 180 euro al chilo"

A sottolinearlo Caratossidis di Cultura&Cucina: "La Grecia lo vende a 35,9 euro ogni confezione da 200 grammi"

"Granchio blu, una polpa da 180 euro al chilo"

VENEZIA - "Continua imperterrita l’avanzata del crostaceo ‘alieno’ nell’alto Adriatico e i pescatori registrano importanti catture che già fanno presagire una recrudescenza del fenomeno agli inizi della primavera".  Così Paolo Caratossidis, promotore del primo Granchio Blu Network e presidente di Cultura & Cucina, l’associazione che sta studiando il fenomeno sotto i profili economici, sociali e culinari

“Non è venuto da Marte il granchio blu - prosegue - è stato sottovalutato da chi, prima di Noi, non ha studiato il fenomeno e i rischi a questo connessi. Per questo in Europa stiamo chiedendo con forza una strategia nell’area del Mediterraneo condivisa per predisporre modelli che ci permettano di affrontare le vecchie e le nuove specie cosiddette aliene che nei nostri mari sono presenti, come il granchio blu”. Lo ha affermato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al question time alla Camera a un’interrogazione sulle iniziative a sostegno del comparto della pesca e dell’acquacoltura".

"Apprezziamo il sostegno del Governo al settore della pesca e della molluschicoltura che da oltre trent’anni soffrono una crisi strutturale legata a molteplici cause e variabili che hanno fatto molti più danni del famigerato granchio blu, come l’anossia". 

"In Italia vengono importati quantitativi significativi di polpa di granchio blu, soprattutto dalla Grecia e dalla Tunisia - punge Caratossidis, già autore del libro “Granchio Blu, minaccia o risorsa - Mentre da Noi si investono risorse pubbliche per inviare all’inceneritore tonnellate di prodotto che potrebbero avere un importante valore economico", ha detto ancora l’esperto.

"Dalle nostre indagini riscontriamo che la polpa del discusso crostaceo pescata in Grecia viene venduta a 35,90 euro in confezioni da 200gr, praticamente 180 euro al Kg - ha spiegato Caratossidis – e sono a centinaia le attività della ristorazione e i singoli privati che ne acquistano importanti quantitativi".

"Bisogna iniziare a promuovere seriamente la nascita di una filiera virtuosa che porti valore al nostro territorio con azioni mirate a contenere l’import del crostaceo e alla lavorazione e commercializzazione del prodotto nostrano. Una politica con visione non succube di logiche corporative a tutela delle solite lobbies ha il dovere di promuovere le risorse e difendere quelle che a tutti gli effetti sono diventate delle tipicità. Ciò che si fa in Italia con il granchio blu oltre ad essere antieconomico va profondamente contro l’etica del non spreco delle fonti di cibo", conclude Caratossidis.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400