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8 MARZO
08.03.2024 - 17:56
Il sindaco Munari e nonna Carla hanno inaugurato la targa in memoria di Giulia Cecchettin, a palazzo Danielato
CAVARZERE - Celebrata, oggi, 8 marzo, a Cavarzere la Giornata dedicata alla donna con diversi eventi che hanno portato al centro dell’attenzione l’argomento tanto attuale quanto terribile del femminicidio. L’amministrazione comunale ha inaugurato la nuova targa all’ingresso dell’emeroteca di palazzo Danielato, dedicata alla giovane Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato lo scorso 11 novembre nel veneziano. La targa porta questa frase: “A ricordo di Giulia Cecchettin e di tutte le donne vittima di violenza”.
Una mattina iniziata all’insegna delle emozioni e, soprattutto, dell’amore ha accolto alle 9.30 un discreto numero di persone per commemorare la giovane, tra cui la nonna paterna Carla Gatto, che nel suo discorso toccante ha messo in risalto l’amore: “L’amore è la cosa principale e questo è il messaggio più importante da portare avanti - ha affermato la nonna - Giulia era una persona sensibile, una ragazza, forte determinata buona d’animo, che nonostante la tragica scomparsa della madre era riuscita ad arrivare al traguardo della laurea. Aveva tanta fiducia negli altri. La chiave di tutto è l’amore, e quando questo viene a mancare succedono queste tragedie. La sua sensibilità era davvero grande. Il libro che ha scritto il papà di Giulia servirà per raccogliere i fondi per costruire una fondazione in aiuto alle donne che hanno subito violenza”.
Per l’amministrazione comunale erano presenti il sindaco Pierfrancesco Munari, gli assessori Mattia Bernello ed Ilaria Turatti, la presidente del consiglio Roberta Fava, i consiglieri Graziano Garbin e Chiara Tasso. Presente in modo incisivo anche la Fp-Cgil di Cavarzere, il Foto Club, l’Auser, la cooperativa Emmanuel e la responsabile del centro antiviolenza del Comune Sara Crepaldi.
Il sindaco ha confermato la lotta alla violenza sulle donne: “E’ la giornata delle donne - le sue parole - ma è anche la giornata di tutte quelle donne che subiscono violenza. La tragica vicenda di Giulia è entrata maggiormente nel cuore di tutti quanti in quanto la famiglia ha vissuto e sta vivendo la tragedia con grande dignità, trasmettendo sentimenti a tutti attraverso i messaggi che continuano a divulgare”.
Alla nonna di Giulia è stato consegnato il gagliardetto della città e un libro di Cavarzere. Con l’occasione è stata ricordata anche Maila, giovane cittadina di Cavarzere uccisa dal marito nel 2018 e a cui è già stata dedicata una panchina nel capoluogo. Al termine la professoressa Liana Isipato ha distribuito a tutte le donne una primula gialla, gesto simbolico altrettanto ricco di amore.
Non bisogna dimenticare che le donne uccise lo scorso anno sono state 120 in totale e, solo pochi giorni fa, a Bovolenta (cittadina molto vicina a Cavarzere, ndr) è stata uccisa un’altra donna 40enne Sara Buratin, mamma di una figlia di 15. Nel 2024 siamo già a 20 donne uccise: un dato impressionate che bisogna fermare mettendo al primo posto la parola amore. Ben vengano le iniziative in ricordo delle singole persone, ma non dimentichiamoci che la lista dei nomi è davvero lunga e non reca differenze, in quanto il dolore è lo stesso: atroce per chi rimane.
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