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AMBIENTE
08.03.2024 - 17:56
Trovato amianto nell'ex discarica
CHIOGGIA - Ex discarica di Val da Rio: si allungano i tempi della bonifica. Scoperto amianto di difficile rimozione che farà lievitare esponenzialmente anche i costi dell’operazione.
Ad annunciarlo è stato il sindaco Mauro Armelao durante l’ultimo consiglio comunale: “Durante le fasi di sperimentazione con una nuova tecnologia di bonifica ci si è accorto che l’amianto è sparso su tutta l’area in pezzi piccolissimi che ovviamente necessitano di essere trattati in una certa maniera. Una operazione che allungherà i tempi e farà aumentare i costi. La bonifica doveva essere ultimata entro la fine del 2025, ma il problema è proprio il costo che dovrebbe lievitare di diversi milioni di euro. Per questo ho già contattato la Regione e l’Autorità portuale che è responsabile dell’area per cercare in qualche modo di recuperare queste risorse mancanti”.
I lavori per la bonifica dell’ex discarica erano stati presentati ufficialmente a giugno del 2022. Proprio in quel periodo il cantiere era stato consegnato ufficialmente all’Ati aggiudicataria dei lavori con capogruppo Herambiente. L’amianto fu rinvenuto nel 2019 durante la fase iniziale dei lavori di bonifica ripristino e riqualificazione complessiva dell’ex discarica di rifiuti solidi urbani di Chioggia, attiva dal 1961 al 1984.
E fu proprio il suo ritrovamento a causare lo stop dei lavori di bonifica, impedendo così l’allargamento dell’area portuale. Dal 2019 ad oggi Herambiente non è comunque rimasta con la mani in mano: sono state realizzate le strutture e gli impianti adiacenti al sito, utili a effettuare la bonifica. Inoltre, è stata caratterizzata l’area: con uno studio ad hoc, curato dalla stessa Herambiente, si è valutata l’estensione della diffusione dell’amianto sui 395mila metri cubi di rifiuti adagiati su una superficie di 60mila metri quadrati. Purtroppo, l’analisi ha evidenziato come l’amianto sia presente nell’intera area dell’ex discarica e non solo in alcuni punti frazionabili. La Regione del Veneto, sin dalle fasi iniziali del complesso iter amministrativo per la bonifica del sito, si è fatta parte attiva per arrivare al recupero ambientale dell’area, che ha una significativa valenza strategica per lo sviluppo portuale della città di Chioggia, anche in prospettiva dello sviluppo della crocieristica, stanziando a tal fine un contributo di due milioni e mezzo di euro.
I soldi però ora non bastano e, per finire i lavori entro il 2025 serviranno diversi milioni di euro in più. Una bonifica in salita dunque su cui gli enti stanno discutendo in queste ultime settimane per decidere come agire per il meglio.
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