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Bullisimo, incontro per prevenire

Esperti a confronto venerdì 12 aprile alle 20.30 negli spazi del Centro Civico di Pegolotte di Cona

Incontro e proiezione per battere il bullismo

CONA - Il cyberbullismo al centro di una conferenza, un momento condiviso per parlare di un fenomeno che ogni anno, e sempre di più, sembra allargarsi a macchia d’olio coinvolgendo, non solo il mondo della scuola e degli adolescenti, ma oramai tristemente si estende in ogni branca della nostra società anche la più insospettabile.

E proprio su questo delicato argomento si vuole concentrare l’attenzione con la conferenza dal titolo “Cyberbullismo conoscerlo per prevenirlo” organizzata dal comune di Cona con l’Unita pastorale locale, che si terrà venerdì 12 aprile alle 20.30 negli spazi del Centro Civico di Pegolotte di Cona. L’incontro avrà come relatori alcuni esperti del “Centro operativo della sicurezza cibernetica”, della Polizia Postale e delle Comunicazione Veneto. Lo stesso Ministero dell’Istruzione e del Merito definisce nel suo sito il grave fenomeno quale “manifestazione in Rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo - scrive -. Quest'ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima”.

Le azioni possono essere molteplici, dalle molestie verbali, alle aggressioni fisiche, passando per le persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico ma non solo. “Oggi - prosegue nella nota il Ministero - la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet”. Ed è qui che il bullismo si trasforma nel cyberbullismo. “Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat rooms, instant messaging, siti web, telefonate) -prosegue la spiegazione -, il cui obiettivo è quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi”. La conferenza sarà aperta al pubblico con ingresso libero.

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