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VENETO
01.05.2024 - 11:09
Ricordate la storia di banchi a rotelle rottamati a Venezia? La foto fece il giro del web. Gli odiati banchi a rotelle vennero portati al macero dalla scuola di Venezia, il liceo Benedetti Tommaseo. Insieme alle mascherine chirurgiche. Ora arriva un conto salato per l'ex dirigente scolastica e la direttrice amministrativa della scuola veneziana. La sezione giurisdizionale per il Veneto della Corte dei Conti le ha condannate a risarcire 30mila euro per l'illegittima rottamazione di 40 banchi a rotelle e lo smaltimento di 89.370 mascherine chirurgiche.
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La sentenza, che potrà essere impugnata in appello, ha quantificato il danno erariale per un "totale dispregio delle regole di gestione dei beni". Ma cosa ha portato a questa decisione? L'immagine delle "sedute didattiche di tipo innovativo", come le definiva il Ministero dell'Istruzione guidato dalla pentastellata Lucia Azzolina, accatastate su una chiatta diretta in discarica il 28 ottobre 2021, ha certamente colpito l'opinione pubblica.
L'ex preside, ora trasferita nel Trevigiano, ha cercato di difendersi sostenendo che n"essun danno poteva derivare" dalla rottamazione dei banchi, vista "la loro inidoneità a garantire il distanziamento tra gli studenti e comunque la loro disfunzionalità" lamentata dagli stessi ragazzi. Ha inoltre sostenuto che lo smaltimento delle mascherine non avrebbe causato danni, data "la loro acclarata non conformità sul piano tecnico", e che la donazione del gel igienizzante ad un'associazione di volontariato era giustificata "stante l'imminente scadenza del prodotto e la sua infiammabilità (ed il conseguente rischio di incendio)".
La direttrice dei servizi generali ed amministrativi ha richiamato il contesto di emergenza pandemica, "con conseguenti difficoltà organizzative legate alla necessità di adeguarsi alle disposizioni in materia di limitazione del contagio". Le sedute non erano mai state impiegate nell'anno scolastico 2020/2021, mentre circa metà era stata utilizzata per tre settimane nel 2021/22, in attesa della loro sostituzione con banchi di tipo tradizionale, nel frattempo acquistati dal liceo.
Per la Corte dei Conti, "non vi è dubbio che le sedute scolastiche a rotelle, per natura e valore, avrebbero dovuto essere oggetto di iscrizione nell'inventario dei beni mobili della scuola, costituendo cespiti patrimoniali". Di conseguenza, "l'omissione di un atto giuridicamente obbligatorio costituisce un illecito che dà luogo a responsabilità amministrativa e contabile".
Le due dipendenti pubbliche sono state condannate a versare 15.000 euro a testa, per un totale di 30.000, dunque 8.000 in meno di quanto inizialmente calcolato, "in ragione della perdita di valore dei banchi, alcuni rimasti lungamente inutilizzati fin dal momento del loro acquisto ed altri parzialmente utilizzati". Dunque la stima è scesa rispetto ai 13.420 euro della prima valutazione, peraltro inferiore ai 20.861,98 euro del danno relativo alle mascherine.
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