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FONDI
08.05.2024 - 13:34
VENEZIA – Oltre otto milioni di euro per attuare le strategie di sviluppo locale tese a supportare il rilancio del sistema ittico regionale, colpito negli ultimi anni da una notevole contrazione, e rimetterlo al centro nell'economia locale. È l’ammontare delle risorse della Programmazione europea Feampa (Fondo europeo Affari marittimi Pesca e Acquacoltura) 2021-2027 – oltre 46 milioni l’importo complessivo per il Veneto – destinate al Flag Veneziano e al Galpa Chioggia e Delta del Po, che nella conferenza stampa di stamattina presso la sede di Legacoop Veneto a Marghera-Venezia, insieme all’assessore al Territorio, Parchi, Pesca della Regione del Veneto, hanno presentato i loro Piani di azione locale (Pda). Prendono così avvio ufficiale le rispettive attività, che vedono prossima la promulgazione dei bandi per accedere ai fondi di finanziamento: sono rivolti a singole imprese, cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori, associazioni di categoria ed enti pubblici.
A disposizione del Flag Veneziano e del Galpa Chioggia e Delta del Po circa quattro milioni di euro ciascuno per dare attuazione concreta ai rispettivi “Piani di azione locale” (per il primo “F.A.R.I. Filiere, Ambiente, Resilienza e Imprese”, per il secondo “Resilienza Blu. Le sfide di sostenibilità delle marinerie di Chioggia e del Delta del Po”), che recepiscono le richieste avanzate dagli stakeholder dei relativi compartimenti marittimi nel percorso partecipato di consultazione.
In particolare, in coerenza con gli obiettivi della strategia Feampa 2021-2027 per l’Italia, i due Pda mettono al centro la promozione della pesca sostenibile, la conservazione delle risorse biologiche, l’innovazione dei processi di trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura e lo sviluppo dell’economia blu, anche in chiave turistica. Per entrambi i territori, attenzione speciale senz’altro è data alle sfide nuove da affrontare connesse agli effetti dei cambiamenti climatici sullo stato delle risorse e dell’ambiente: una su tutte l’emergenza granchio blu.
"Nell’ambito del programma nazionale Feampa 2021-2027 al Veneto sono state destinate risorse finanziare pari a 46 milioni e 68.650 euro complessivi - afferma l’assessore al Territorio, Parchi, Pesca della Regione del Veneto - Nel contesto del programma – continua – sono state individuate delle priorità specifiche per un importo di 8 milioni di euro per due strategie di azione con i loro relativi piani d’azione afferenti ai due Gal pesca veneti. Siamo certi che anche con questo incremento di risorse saranno raggiunti risultati concreti che consentiranno un significativo sviluppo per le realtà costiere dedite alla pesca e alla coltivazione delle acque sia marittime che lagunari".
Il Flag Veneziano – area costiera di riferimento Venezia, Cavallino-Treporti, Jesolo, Eraclea, Caorle e San Michele al Tagliamento – vede partner Vegal (Agenzia di sviluppo del Veneto Orientale), che ne è capofila, i Comuni di Caorle, Cavallino-Treporti, San Michele al Tagliamento e Venezia, la Città metropolitana di Venezia, la Camera di Commercio di Venezia Rovigo, le tre organizzazioni di rappresentanza del mondo cooperativo Legacoop Veneto, Confcooperative e Agci (Associazione generale Cooperative Italiane), e ancora Ama (Associazione Mediterranea Acquacoltura), Coldiretti Venezia, Cia Veneto, Civ (Consorzio Ittico veneziano), le organizzazioni di produttori Bivalvia Veneto e I Fasolari.
"Tra le nostre priorità – ha spiegato il presidente del Flag Veneziano Antonio Gottardo, già alla guida del Flag precedente e responsabile del settore Agroalimentare e Pesca di Legacoop Veneto – vi è il supporto a tutte le realtà destinatarie dei bandi, affinché colgano le opportunità di diventare più competitive sul mercato e facciano sistema per il futuro della pesca".
"Per il comparto marittimo veneziano a cui afferisce il nostro Flag – ha proseguito ancora –le risorse messe a disposizione attraverso gli apposti bandi potranno contribuire al mantenimento e allo sviluppo socioeconomico del settore ittico locale, anche alla luce degli straordinari cambiamenti causati in questi ultimi anni da covid, guerre, rincaro delle materie prime e dei costi energetici, nonché dagli importanti effetti dei cambiamenti climatici sullo stato delle risorse e dell’ambiente, a partire dall’emergenza granchio blu".
Il Galpa Chioggia e Delta del Po – che interessa il territorio di due province (Venezia e Rovigo) e gli ambiti amministrativi di Chioggia, Rosolina, Porto Viro, Porto Tolle, Ariano nel Polesine e Taglio di Po – ha come partner i Comuni di Chioggia, Rosolina, Porto Viro, Porto Tolle, Ariano nel Polesine e Taglio di Po, la Città Metropolitana di Venezia e la Provincia di Rovigo, le tre organizzazioni di rappresentanza del mondo cooperativo Legacoop Veneto, Confcooperative e Agci (Associazione generale Cooperative Italiane), e poi Cia Veneto, Ama (Associazione Mediterranea Acquacoltura), Unci Agroalimentare, Associazione Polesana Coldiretti, Federazione Nazionale delle Imprese di pesca-Federpesca, Banca Adria Colli Euganei, Banca Patavina, Fondazione della Pesca, Consorzio Bonifica Delta del Po, Confagricoltura Rovigo, Camera di Commercio Venezia Rovigo, Fai Cisl Venezia, Ente Parco Naturale Regionale Veneto Delta del Po e le due organizzazioni di produttori Co.Ge.Vo Chioggia e I Fasolari.
"Con la presentazione del nostro Piano d’azione Resilienza Blu si chiude la fase di programmazione strategico finanziaria preliminare, svolta nei tempi prestabiliti e in recepimento della normativa nazionale e regionale - afferma il presidente del Galpa Chioggia e Delta del Po - "Entriamo ora nel vivo dell’attuazione con l’apertura dei bandi e la costruzione di progetti a titolarità e in cooperazione con altre realtà costiere, entriamo quindi nella concretezza del sostegno al settore della pesca e dell’acquacoltura, in tutti i segmenti della sua filiera. Particolare attenzione è stata riservata alla piccola media impresa locale che opera nel settore, ma anche all’ambiente, al turismo, al miglioramento della governance, alla ricerca e all’innovazione, alla formazione e all’inclusione. Presentiamo un Piano d’azione che sostiene in primis la risorsa umana che opera nel settore e la sua grande capacità di essere resiliente rispetto ai cambiamenti climatici e socioeconomico".
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