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MUSICA

Il mitico Carlo De Bei canta in chioggiotto "Garbin"

Un viaggio musicale tra dialetto chioggiotto e sonorità blues, con l'ex chitarrista di Mango e dei Mattia Bazar

Il Chiosco Sunset Live: Carlo De Bei e il vento di "Garbin"

CHIOGGIA - Cosa succede quando un artista decide di cantare in dialetto chioggiotto, accompagnato solo da chitarre? Carlo De Bei, ex chitarrista di Mango e Matia Bazar, ci offre una risposta con il suo nuovo disco "Garbin". Il 9 giugno 2024, alle 21, il Chiosco Sunset Live di Padova ospiterà la presentazione di questo lavoro unico, che promette di essere un evento imperdibile per gli amanti della musica e della cultura locale.

UN DISCO CHE PARLA DI VENTO E DI VITA
"Garbin" non è solo il titolo del disco, ma anche una metafora potente. Il garbin è il nome che, nella laguna veneziana, si dà al vento di libeccio, un vento che non è ben visto perché sfavorevole alla pesca. Questo vento diventa simbolo del nostro tempo, un'epoca in cui le risposte che ci arrivano non raccontano di un'umanità equilibrata, armoniosa o empatica. Carlo De Bei, con la sua voce e le sue chitarre, ci porta in un viaggio attraverso queste tematiche, utilizzando il dialetto chioggiotto per rendere il tutto ancora più autentico e radicato nel territorio.

CHIOGGIA: TRA BLUES E PUNK
Chioggia, spesso dimenticata e isolata, è un luogo dove la gente vive le difficoltà della vita godendo delle piccole cose: la musica, un abbraccio, un bicchiere di vino. È una comunità cresciuta a pane e blues, con influenze che spaziano da Bob Dylan ai Clash. Questo background culturale si riflette nelle sonorità di "Garbin", dove le chitarre di Carlo De Bei e Alberto Boscolo Agostini creano un'atmosfera unica, mescolando tradizione e modernità.

I PROTAGONISTI: CARLO DE BEI E ALBERTO BOSCOLO AGOSTINI
Carlo De Bei, con la sua esperienza come chitarrista di Mango e Matia Bazar, porta in "Garbin" tutta la sua maestria e sensibilità musicale. La sua voce e le sue chitarre acustiche a 6 e 12 corde, insieme alle percussioni, creano un tessuto sonoro ricco e coinvolgente. Al suo fianco, Alberto Boscolo Agostini aggiunge un tocco di magia con le sue chitarre elettriche e acustiche, e il mandolino. Le sue accordature aperte e la sua coodercaster richiamano i suoni di Ry Cooder, creando un ponte tra Chioggia e Santa Monica.

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