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Il maltempo non ferma la festa

Grande afflusso per le celebrazioni dei santi protettori Felice e Fortunato

Il maltempo non ferma la festa

CHIOGGIA – La pioggia si è fatta sentire in più momenti della giornata, ma non ha di certo rovinato i festeggiamenti per i santi protettori Felice e Fortunato. Ieri centro storico bandito alle auto fin dalle prime ore del mattino e bancarelle di ogni tipo lungo corso del Popolo fino a mezzanotte. Molte famiglie si sono recati in corso per una delle classiche tradizioni popolari chioggiotte per il giorno dei santi: la piadina da mangiare rigorosamente ad una delle bancarelle che animano il centro e un piccolo regalo ai bambini. Non sono mancate ovviamente anche le celebrazioni liturgiche che questa volta sono state anticipate al giorno prima della festa ufficiale dei Santi. Lunedì alle 18 si è tenuta la processione con le reliquie e le immagini dei Santi che è partita da piazzetta Vigo ed è arrivata fino alla cattedrale dove si terrà la santa messa presieduta dal vescovo Monsignor Giampaolo Dianin. Anche in questo caso la pioggia ha provato a rovinare le celebrazioni, ma sono comunque state molte le persone che hanno partecipato nonostante le non migliori condizioni meteo. Secondo la tradizione Felice e Fortunato furono due fratelli originari di Vicenza, forse soldati, che alla fine del terzo secolo si trovavano ad Aquileia, il centro amministrativo e culturale della X Regio Venetia et Histria, posta al termine della via Postumia, che stava diventando il luogo principale della predicazione della nuova religione cristiana. Il loro martirio avvenne nel 303-304, durante la persecuzione dei cristiani sotto Diocleziano: dalla passio ambrosiana emerge che i due, interrogati, non vollero rinnegare la propria fede. Nell'interrogatorio, Felice rispose anche per Fortunato. Furono torturati con vari tormenti per piegare la loro volontà e poi decapitati fuori da Aquileia, sulle sponde del fiume Natissa. I due santi vengono ricordati anche ad Aquileia il 14 agosto e a Vicenza il 14 maggio. Ora i chioggiotti sperano che sia veritiera anche un’altra credenza popolare: “Quando il tempo si sistema e permette di andare in spiaggia? Dopo i Santi”.

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