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Veneto
12.06.2024 - 11:30
VENEZIA - Dal 13 al 15 giugno, la Puglia ospiterà il meeting del G7 a Borgo Egnazia, un evento che vedrà riuniti i Capi di Stato di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d'America, con la rappresentanza dell'Unione Europea affidata al presidente del Consiglio europeo Charles Michel e alla presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen. Tra le molteplici discussioni di politica internazionale, un elemento inaspettato catturerà l'attenzione: il Granchio Blu.
Il celebre Chef Massimo Bottura, ambasciatore della cucina italiana di alta classe, è stato incaricato di preparare il menu per la cena inaugurale del summit. Il piatto centrale del menu, intitolato 'Ti porto in Italia con me', sarà una zuppa di pesce dell'Adriatico, con ingredienti freschi provenienti direttamente dalla laguna di Venezia. Tra i protagonisti della zuppa, cucinata in forno a vapore, spiccano cozze, cannolicchi, gamberi rossi, erbe aromatiche e il controverso Granchio Blu.
Il Granchio Blu, una specie invasiva originaria dell'Atlantico occidentale, è stato recentemente al centro di dibattiti accesi. Considerato inizialmente una minaccia per gli ecosistemi locali e le attività di pesca, il granchio è ora visto come una risorsa preziosa. Il Decreto Legge Agricoltura ha previsto la nomina di un commissario straordinario e l'istituzione di un fondo ad hoc per contrastare la proliferazione del crostaceo, proteggendo al contempo gli allevamenti di vongole veraci filippine.
Paolo Caratossidis, studioso del fenomeno, ha espresso entusiasmo per la scelta di Bottura di includere il granchio blu nel suo menu per il G7. "Che il più famoso chef al mondo abbia scelto di valorizzare il Granchio Blu fa ben sperare per promuovere una pesca ed un consumo realmente sostenibile di questo crostaceo," ha dichiarato Caratossidis, sottolineando come la cucina italiana possa diventare un esempio internazionale di sostenibilità alimentare.
Anche Enrico Artusi, del noto pastificio che per primo ha prodotto ravioli ripieni di granchio blu, ha elogiato questa iniziativa. "All'estero il Granchio Blu è diventato una vera e propria benedizione per la piccola pesca e le comunità costiere. Nel nostro paese il pubblico ha apprezzato le qualità del famoso crostaceo, ma c'è stata una narrazione a senso unico volta a demonizzarlo che ha disincentivato la creazione di una filiera ramificata," ha detto Artusi, invitando a promuovere il consumo di questo crostaceo come una fonte eccellente di proteine e nutrienti.
L'inclusione del Granchio Blu nel menu del G7 non è solo una vetrina per la cucina italiana, ma rappresenta anche un passo avanti verso una gestione sostenibile delle risorse marine. Mentre la cucina stellata abbraccia questa nuova risorsa, il Granchio Blu si prepara a essere il protagonista indiscusso dell'estate 2024, dimostrando che anche una minaccia può trasformarsi in una gustosa opportunità.
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