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DAL CONSIGLIO COMUNALE

Campanile di San Mauro, si pensa al futuro

Munari: “L'amministrazione ha affrontato un vincolo architettonico che precludeva interventi”

Cavarzere e Cona insieme per valorizzare il territorio

Il municipio di Cavarzere

CAVARZERE - Il campanile di San Mauro al centro del nuovo consiglio comunale riunitosi martedì. Dopo gli infuocati botta e risposta sui social, il tema della proprietà, esploso dopo che l’orologio si era fermato a causa di un fulmine, è tornato nelle aule, con il consigliere Andrea Fumana che ha chiesto chiarimenti tramite una interpellanza. A rispondere il sindaco Pierfrancesco Munari che ha definitivamente chiarito la questione.

“L'amministrazione ha avviato un procedimento di mediazione obbligatoria per determinare eventuali usucapioni dei beni o trasferimenti di proprietà - ha illustrato -. Il procedimento, promosso nei primi mesi del 2023, sta per essere definito con una transazione tra Comune e parrocchia di San Mauro. L'obiettivo è chiarire le rispettive proprietà di alcuni immobili, tra cui il campanile e la cappella del Crocifisso. Sottolineo che l'unico atto ufficialmente trascritto alla Conservatoria dei Registri Immobiliari, che ne attesta l'attuale proprietà, è un provvedimento dichiarativo della Soprintendenza dei Beni Architettonici e Culturali del 3 luglio 2013. Questo provvedimento notifica l'interesse culturale del bene e indica come proprietaria la parrocchia di San Mauro. Il campanile era inizialmente censito solo nel catasto terreni e non nel catasto urbano, con solo il terreno censito. Successivamente, l'immobile è stato inserito nel catasto fabbricati come categoria E, intestato alla parrocchia. Parallelamente, la parrocchia sta definendo la situazione catastale degli altri immobili di sua proprietà. Nella fase successiva e conclusiva si prevede un atto di transazione definitiva in cui la parrocchia trasferirà la proprietà della Torre Civica al Comune”.

Munari ha inoltre chiarito perché il campanile in questi anni non ha visto interventi e ha espresso una precisa volontà di dare decoro alla struttura. “L'amministrazione comunale ha affrontato un vincolo architettonico imposto sul campanile che ha impedito la possibilità di accedere a determinati fondi destinati alla sua sistemazione - ha sottolineato -. Questo vincolo è stato una limitazione, l'area sotto il campanile è interclusa da circa 5-6 anni, non solo sotto l'attuale amministrazione ma anche sotto quelle precedenti. Richiedere finanziamenti in una situazione di incertezza sulla proprietà avrebbe potuto comportare il rischio di dover restituire i fondi ricevuti. L'attuale amministrazione ha già elaborato un progetto per la messa in sicurezza e il rifacimento del campanile, con un budget di 1 milione di euro per l'esterno e 4 per l'interno. La definizione della proprietà è un passo preliminare necessario per accedere ai finanziamenti. Questo processo, che include reciproche concessioni tipiche degli atti di transazione, mirerà a stabilire una volta per tutte che la proprietà del campanile appartiene alla città. Una volta conclusa la transazione e stabilita la proprietà, l'amministrazione cercherà immediatamente fondi per mettere in sicurezza il campanile”.

Sull’edificio anche un ambizioso progetto turistico. “L'obiettivo sarebbe quello di renderlo visitabile, considerato che è uno dei campanili più alti della città metropolitana di Venezia e possiede un fascino particolare - ha concluso Munari -. L'amministrazione si impegnerà a ottenere i fondi necessari per sistemarlo in modo dignitoso, assicurando che venga valorizzato come merita”.

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