Vedi tutte
AMBIENTE
19.06.2024 - 14:49
CHIOGGIA - Le Tegnùe sito patrimonio dell'Unesco? Il Comune ci prova e avvia il progetto "Le Tegnùe di Chioggia verso la Tentative List Unesco" il cui percorso partecipativo preliminare verrà ufficialmente presentato alla cittadinanza durante un incontro pubblico che si terrà venerdì alle 16, nell’auditorium San Nicolò. Alla presentazione sarà presente il sindaco Mauro Armelao, con l'assessore all'Ambiente Serena De Perini e il vice sindaco e assessore alla Cultura Elena Zennaro. Il Comune, che attualmente è il gestore della Zona Speciale di Conservazione delle Tegnùe ha avviato l'iter di candidatura nella Lista Propositiva (Tentative List ) dei siti che potranno successivamente diventare Patrimonio Mondiale Materiale Naturalistico o Culturale dell’Unesco (Convenzione Unesco 1972). Il percorso partecipativo preliminare, attualmente in corso, prevede il coinvolgimento di numerosi soggetti interessati, dagli enti alle scuole, dalle categorie economiche al terzo settore, includendo anche i cittadini stessi di Chioggia. "Ecco perché la loro presenza all’incontro - fa sapere il Comune in una nota - può costituire un irrinunciabile scambio di idee".
L'incontro è a entrata libera. Il Comune a marzo scorso aveva incaricato i professionisti che dovevano seguire tutta la procedura per il riconoscimento e che si erano anche incontrati con il presidente dell’associazione “Tegnùe” di Chioggia Piero Mescalchin. Se tutto andrà per il meglio saranno il primo sito marino riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Un progetto che Mescalchin portava avanti già dal 2010, anno in cui aveva organizzato, nella sede Unesco di palazzo Zorzi, un convegno nel quale vennero presentate le Tegnùe lanciando l’idea di una protezione mondiale del sito. Il tutto davanti a relatori illustri come Giuliano Bellieni, ordinario dell’istituto di Geoscienze del Cnr, Gianluca Franceschini, biologo dell’Ispra e la docente associata di petrografia del sedimentario al dipartimenti di Geoscienze di Padova Cristina Stefani. Un sito, quello ubicato al largo di Chioggia, che già in passato ha ottenuto diversi riconoscimenti, come quello di zona di tutela biologica nell’agosto del 2002, di sito di interesse comunitario nel 2011 e di zona speciale di conservazione nel 2019. La sua gestione, a partire dall’aprile del 2023, è stata affidata al Comune assieme a Ispra, Cnr, Arpav e Università di Padova.
©2024 CHIOGGIA NOTIZIE - P. Iva 01463600294 - Tutti i diritti riservati.
Email: redazione@chioggianotizie.it | Credits: www.colorser.it