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VENEZIA

Piano dei porti: un futuro per la navigazione interna

Conclusi gli incontri con le province, per la navigazione da diporto

Efficientamento del porto di Chioggia, priorità per il Veneto

La Regione Veneto ha recentemente concluso una serie di incontri cruciali per la redazione del nuovo piano regionale della portualità turistica. Questo progetto ambizioso mira a rilanciare la navigazione interna e a sviluppare la nautica da diporto, in linea con il piano regionale dei trasporti. La vicepresidente della Regione Veneto e assessore alle infrastrutture e ai trasporti, Elisa De Berti, ha sottolineato l'importanza di questo strumento per il futuro del settore. Ma quali sono gli obiettivi e le sfide di questo piano? E come influenzerà il territorio veneto?


Il nuovo piano della portualità turistica coinvolge sei province (Venezia, Treviso, Rovigo, Padova, Vicenza e Verona) e 169 comuni, interessando una rete navigabile di oltre 500 chilometri, la più estesa a livello nazionale. "Con gli ultimi due appuntamenti di ieri, concludiamo la prima fase del percorso che ci porterà alla redazione del nuovo piano regionale della portualità turistica," ha dichiarato Elisa De Berti. Questo progetto non solo mira a migliorare le infrastrutture esistenti, ma anche a creare nuove opportunità per il turismo e l'economia locale.


Il piano prevede una serie di obiettivi chiave, tra cui la riclassificazione delle vie navigabili, l'integrazione infrastrutturale nell'ottica dell'intermodalità e la creazione di un portale con la georeferenziazione del demanio della navigazione interna e delle relative infrastrutture. "Ci è stato assegnato dalla Regione del Veneto un compito di rilevanza strategica per il rilancio del settore della navigazione interna in una logica di sostenibilità e sicurezza," ha affermato Alessandra Grosso, direttore generale di Infrastrutture Venete.

Il processo di redazione del piano è stato caratterizzato da un approccio partecipativo, coinvolgendo vari enti e stakeholders. Nei mesi scorsi, sono stati condivisi con i comuni e le province interessate, nonché con enti come il Genio Civile, i consorzi di bonifica e l'Agenzia Interregionale per il Fiume Po (AIPO), il quadro conoscitivo aggiornato del demanio della navigazione interna e la proposta di riclassificazione della rete navigabile. Questo approccio ha permesso di raccogliere preziosi feedback e di adattare il piano alle esigenze specifiche dei territori coinvolti.

Uno degli aspetti fondamentali del nuovo piano è la sostenibilità. La Regione Veneto ha stanziato circa 78 milioni di euro nell'ultimo triennio per adeguare e migliorare il trasporto su acqua interna. Questo investimento mira a creare un sistema di navigazione interna che sia non solo efficiente, ma anche rispettoso dell'ambiente. Inoltre, la sicurezza è un altro pilastro del piano, con misure specifiche per garantire la navigabilità in condizioni ottimali.


Il nuovo piano della portualità turistica avrà un impatto significativo sull'economia locale. La creazione di nuovi porti e il potenziamento di quelli esistenti aumenteranno il numero di posti barca disponibili, attirando un maggior numero di turisti e diportisti. Questo, a sua volta, genererà nuove opportunità di lavoro e contribuirà alla crescita economica delle comunità locali. Inoltre, il miglioramento delle infrastrutture favorirà lo sviluppo di attività commerciali legate alla nautica, come cantieri navali, servizi di manutenzione e attività ricreative.


Il nuovo piano della portualità turistica rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile e prospero per la navigazione interna in Veneto. Grazie alla collaborazione tra enti locali, stakeholders e la Regione, il piano mira a creare un sistema integrato e efficiente che valorizzi le risorse naturali e culturali del territorio. "Siamo sicuri che, al termine di questo percorso partecipato e di ascolto dei territori, saremo in grado di redigere e consegnare alla Regione un documento adeguato alle esigenze di sviluppo della navigazione interna e del turismo e dell’economia ad essa collegate," ha concluso Alessandra Grosso.

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