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SICUREZZA IN MARE
16.07.2024 - 20:32
VENEZIA - Continua senza sosta l’attività di controllo dei comandi territoriali del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, nella regione del Veneto, a favore della sicurezza dei trasporti marittimi: da inizio anno nei porti di Venezia e Chioggia le navi straniere fermate sono state rispettivamente nove e due, per un totale di undici, un dato significativo.
È della sera del 15 Luglio la notizia dell’ultimo fermo, a Venezia, nei confronti di una nave adibita al trasporto di merci generiche (c.d. General cargo), di bandiera maltese, gestita da una società di navigazione avente sede legale in Grecia, e con tredici persone a bordo di nazionalità greca, ucraina e filippina. L’unità presentava significative irregolarità in particolar modo relative alla convenzione internazionale SOLAS (Safety of Life at Sea), per un totale di undici, tra cui le più rilevanti sull’efficienza e manutenzione della sala macchine, rispetto alla gestione delle emergenze, con particolare riguardo alla capacità di fronteggiare eventuali incendi a bordo, nonché in materia di Ship Security (sicurezza marittima, intesa come complesso di misure tese al contrasto di attività illecite).
Recentemente, durante l’ordinaria attività di verifica effettuata a bordo di navi straniere nel porto di Marghera, è stata fermata un’altra nave, maltese e gestita da una compagnia greca. Adibita al trasporto di merci solide alla rinfusa (c.d. Bulk carrier), a bordo si rilevavano otto deficienze, tra cui una scorretta gestione della sicurezza a bordo, malfunzionamenti agli impianti fissi antincendio ed irregolarità rispetto ai contratti dei marittimi imbarcati, in violazione della convenzione internazionale Maritime Labour Convention (c.d. “MLC”), a tutela dei diritti fondamentali del personale marittimo in termini di dignità del lavoro.
Di rilievo, inoltre, l’attività condotta dalla Capitaneria di porto di Chioggia per il fermo amministrativo di una nave panamense adibita al trasporto di merci rotabili (c.d. Ro-Ro cargo), con equipaggio turco ed azero, la quale presentava ventidue irregolarità, un notevole numero. In questo caso, esse riguardavano la materia dell’anticendio, della sicurezza della navigazione in senso stretto, la corretta manutenzione della sala macchine, le vie di fuga da impiegarsi in caso di emergenza, nonché la tutela dell’ambiente marino secondo la Convenzione Marpol (Marine Pollution).
Le navi, a seguito di tali fermi disposti in applicazione dell’accordo internazionale tra gli stati europei ed il Canada (c.d. Memorandum di Parigi del 1982), rimangono agli ormeggi sino a che non vengano poste in essere tutte le misure correttive necessarie per tornare in linea con la normativa vigente.
Si ricorda, infine, che tutte le informazioni ed avvisi utili ai fini della salvaguardia della vita umana in mare e della sicurezza della navigazione sono consultabili sul sito www.guardiacostiera.gov.it e che, in caso per emergenze o criticità, tutti possono
contattare tempestivamente comandi territoriali del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, lungo le coste marittime e sul Lago di Garda e di Como, al numero per le emergenze in mare 1530, attivo tutti i giorni 24h su 24h.
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