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LA PROTESTA

Sanità pubblica a rischio, Baldin in piazza coi sindacati

La consigliera: "La salute non è un’azienda”

Sanità pubblica a rischio Baldin in piazza coi sindacati

CHIOGGIA C’era anche la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle al presidio davanti all’ospedale di Chioggia organizzato dalla Cgil mercoledì mattina. “Non potevo non esserci - dice la consigliera - sia perché a questo territorio faccio riferimento, sia perché le questioni sollevate dal sindacato sono anche le mie”. Baldin ribadisce che il nodo sono le risorse da destinare al Servizio Sanitario Nazionale: “Ora con l’autonomia differenziata non si sa come andrà a finire, e il rischio è che scompaiano prestazioni essenziali. È chiaro che dove si apre una voragine, qualcuno la riempie: ed è la sanità privata, la quale non è vocata all’interesse generale ma solo al profitto. La salute, però, non è un’azienda”. Oltre a scongiurare ulteriori tagli, l’esponente del M5S respinge appunto le privatizzazioni striscianti, contrastate di recente anche da parte della Corte dei Conti: "Agli ospedali, agli ambulatori, ai presìdi nel territorio occorrono soprattutto assunzioni. Ma nonostante i bandi siano aperti, concorrono poche persone perché gli stipendi sono bassi. E le Ulss preferiscono rivolgersi ai gettonisti delle cooperative, ben più costosi una tantum". E poi l’annoso tema delle liste d’attesa: “Adesso la battaglia si è spostata a Roma -conclude Erika Baldin- ma ringraziando l’abnegazione quotidiana delle donne e degli uomini che lavorano nel settore, voglio ricordare che in Consiglio regionale giacciono due miei progetti di legge per velocizzare le liste, obbligando le ULSS a rifondere l’utenza delle maggiori spese sostenute per accedere alle strutture private in caso di inadempienza entro i termini dell’impegnativa. Quando verranno discussi?”.

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