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La protesta
06.08.2024 - 14:23
CHIOGGIA - Sindacati e mondo della politica tornano ancora una volta in piazza, per ribadire il proprio disappunto sul tema trasporto pubblico in città. “Ci eravamo promessi di tornare se l’assessore Boscolo Chio, che era presente all’ultima mobilitazione, non avesse convocato una commissione urgente nella quale discutere e raccogliere le istanze dei cittadini - ha spiegato l’esponente del Pd Barbara Penzo -. Non abbiamo ricevuto alcuna convocazione di commissione né alcun tipo di input se non una comunicazione di riorganizzazione delle linee che però rappresenta solo un palliativo e non una risposta definibile sufficiente alle istanze che abbiamo portato”. Il tema è invariato, un servizio pubblico non adeguato con cittadini che lamentano disservizi e difficoltà a spostarsi da e verso il centro. Tra i presenti anche chi ha raccontato di aver dovuto prendere un taxi, a fronte di una spesa non indifferente, perché non vi erano corse disponibili. “Oggi siamo di nuovo qui a chiedere un’attenzione adeguata al trasporto pubblico, non è tollerabile che le persone siano costrette a muoversi col mezzo proprio o addirittura a chiamare il taxi anche solo per andare in ospedale - ha sottolineato -. Non è tollerabile in una città che tra l'altro dovrebbe avere invece la prospettiva, e parlo di Ztl, in cui si va sempre di più all'utilizzo del servizio pubblico e sempre meno a quello del mezzo proprio”. Tra le critiche mosse dagli esponenti dell’opposizione l’assenza del primo cittadino sia fisicamente sia come risposte sull’argomento. “Un sindaco che ha fondato la sua campagna elettorale con un mantra: ‘il sindaco tra la gente’, ma tra la gente ci siamo noi, lui no - le parole della consigliera Alessandra Penzo di Obiettivo Chioggia -. Sono anni chiediamo risposte. L'abbiamo visto nell'ultimo consiglio comunale e nelle ultime commissioni come chi dichiarava di essere tra la gente non è nemmeno tra i consiglieri e in consiglio. Non partecipano alle commissioni, non sono presenti in aula durante le discussioni, non rispondono alle nostre domande. Oggi non vedo nessuno della maggioranza, eppure lo sapevano che eravamo qui”. Penzo ha criticato la riorganizzazione del servizio messo in campo dall’assessore ai trasporti Boscolo Chio definendola imbarazzante nei confronti dei cittadini. Il presidio è stato fortemente voluto dai sindacati Cisl e Cgil che più volte hanno portato la voce dei tanti pensionati rimasti a piedi o, peggio ancora, bloccati in casa per assenza di corse. “Purtroppo dopo il 6 di luglio siamo ancora qui vuol dire che il servizio non è migliorato - hanno affermato i sindacati -. Alcune linee sono state soppresse, alcune sono migliorate ma di altre non abbiamo notizie”. I sindacati in maniera unitaria hanno ricordato come il trasporto pubblico rappresenti anche un servizio sociale. “Finanziato per il 75% dalla regione, non riusciamo a capire tutte queste problematiche di incapacità a trovare elementi di qualità, elementi di sicurezza, elementi di continuità per quanto riguarda il servizio trasporti - hanno sottolineato -. I disagi sono segnalati ogni giorno, a partire dalle domeniche quando le corse della linea 80 portano i nostri pendolari a Borgo San Giovanni e li abbandonano là. Come sindacati siamo sempre stati aperti e disponibili al dialogo per dare un aiuto alle amministrazioni. Quello dei trasporti è un problema politico e la città ha bisogno di risposte”. Anche il consigliere Daniele Stecco, del MoVimento 5 Stelle è intervenuto criticando la latitanza dalla piazza di chi sarebbe in grado di darle. “Oggi siamo qui in piazza perché il sindaco in questi due anni ha dormito, sapeva che stava per scadere in contratto di servizi e che bisognava trovare una soluzione” - ha detto. Sul tavolo delle critiche è entrato, inevitabilmente, anche il tema del vertiporto. “Noi non siamo contrari all'innovazione, siamo contrari al fatto che si diano priorità a dei servizi rispetto ad altri che oggi mancano in questa città - ha continuato Stecco -. Non abbiamo una stazione delle corriere ma stiamo pensando a una stazione per i droni. Intanto chi dovrà andare a scuola, a trovare un famigliare, non può, dovrà aspettare due ore, tre ore, forse, se arriva la corriera. Bisogna darsi delle priorità. Prima risolviamo il problema del servizio urbano, della Romea e poi possiamo spendere energie e soprattutto risorse. Per fare questo progetto il Comune sta spendendo 200mila euro, soldi che potrebbero essere messi per risolvere il problema del servizio del trasporto urbano”. Prossimo appuntamento il consiglio comunale del 12 agosto per discutere ancora. “Il servizio è sempre stato in disavanzo e c’era un accordo per cui veniva colmato da una parte dei lavoratori, da Actv e dal Comune - ha spiegato il consigliere regionale Jonatan Montanariello - ma Armelao quando è arrivato ha deciso di toglierlo, ecco perché ci troviamo a questo punto. Ma le persone hanno bisogno di un servizio, di strade e di bus non di droni. Il sindaco ha aspettato che scadesse il contratto, e dopo le diverse proroghe ha promesso di portare, entro settembre 2023, uno studio su come rendere il servizio sostenibile. Siamo a luglio 2024 e lo stanno ancora aspettando. Noi chiediamo un confronto carte alla mano, non su Facebook. Armelao torni tra noi e ci dia risposte”. Una situazione definita poco dignitosa dalla consigliera del MoVimento 5 Stelle Erika Baldin. “Basta vedere in che condizioni siamo costretti ad essere qui oggi - ha detto -, con una Ztl che tarda ad arrivare. Siamo una città totalmente scollegata dalle altre, abbiamo bisogno del trasporto pubblico. E invece ci troviamo a dipendere dai mezzi privati, con conseguenti più spese. E’ inaccettabile”.
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