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Anche i pescatori sul grande schermo grazie alla rassegna del Bogiaisso

Tutto pronto per la terza edizione della kermesse culturale: si inizia lunedì prossimo.

Anche i pescatori sul grande schermo grazie alla rassegna del Bogiaisso

CHIOGGIA - Tutto pronto per la terza edizione di Bogiaisso: rassegna di video arte e video d’artista, ispirata alla comunità dei pescatori e degli isolani di Chioggia.

Quest’anno si svolgerà in tre serate, da lunedì 26 a mercoledì 28 agosto. La serata inaugurale sarà dedicata ad una proiezione e performance collettiva pensata specialmente per Chioggia con protagonista Miriam Simun, artista americana acclamata internazionalmente da sempre attenta ai temi del corpo, della tecnologia e degli ecosistemi. Il suo video, intitolato “Your urge to breathe is a lie” (“Il tuo istinto di respirare è un inganno”), proiettato sulla riva di Canal Vena, immagina la realtà vista dalla prospettiva di un cefalopode per insegnare alla propria mente e al proprio corpo capacità nuove in grado di affrontare il secolo che nasce. La seconda serata sarà dedicata alla proiezione di corti che provengono da artiste e artisti di tutto il mondo, selezionati dal comitato scientifico e dalla direzione artistica per nutrire un dialogo a più livelli con le comunità di Chioggia. Si tratta di video realizzati da isolani (o su isole) a tutte le latitudini del mondo, per una collezione di opere che esprimono stati d’animo affini a molti abitanti di isole. La terza serata sarà anch’essa dedicata alle proiezioni, ruoterà intorno al tema del rapporto tra conoscenza scientifica “alta” e conoscenza diretta, quotidiana dell’ambiente lagunare.

Il dibattito vedrà ospiti Alberto Barausse dell’università di Padova, direttore della stazione idrobiologica di Chioggia, che da decenni sperimenta nuovi approcci per preservare l’ambiente lagunare dando strumenti e supporto diretto alle comunità esistenti, Lorenzo Sandoval, video artista la cui opera racconta i tentativi di salvare la più grande laguna spagnola dal prosciugamento, Chiara Famengo, curatrice d’arte contemporanea che vive tra Mestre e Londra, esperta di temi e di dinamiche ambientali e della laguna, Zoe De Luca Legge, curatrice e fondatrice di Hedera Magazine che apriranno il dialogo alle domande, i dubbi e le esperienze della comunità dei pescatori locale.

La rassegna nasce tre anni fa grazie alla vicinanza e compartecipazione nella vita e nelle attività dei pescatori di riva San Domenico. I loro pensieri, le loro realtà lavorative, la dimensione ecologica e ambientale che affrontano ogni giorno ispirano una ricerca pluriennale di opere d’arte e artisti di tutto il mondo che entrano in dialogo o desiderano interagire con il mondo della pesca e dei pescatori di Chioggia. “Quello che nelle grandi città dell’arte mondiali è una metafora (l’isola, l’arcipelago, il pensiero lagunare, l’ambiente) - spiega il direttore artistico Niccolò Moronato - qui a Chioggia si tratta di una realtà quotidiana, pratica, sensoriale, una esperienza di vita e di riflessione che invita sia gli accademici che i pescatori ad arricchire la propria prospettiva condividendo esperienze, sensazioni, linguaggi e conoscenze. C’è un filo conduttore invisibile che unisce gli isolani di tutto il mondo, come in un grande arcipelago”.

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