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Veneto
05.09.2024 - 11:18
VENEZIA - Nel primo trimestre del 2024, i distretti del Triveneto hanno registrato un leggero calo delle esportazioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con una diminuzione del 4,1% a prezzi correnti. Questo calo è superiore alla media nazionale (-1,1%), estendendo una serie di variazioni negative iniziate nel 2023. Nonostante la flessione, l'export della regione ha superato i 10 miliardi di euro, avvicinandosi ai livelli record raggiunti nel 2022.
Nel dettaglio, il Veneto, con un valore di esportazioni pari a 8,2 miliardi di euro, ha subito una contrazione del 3,5%, mentre il Trentino-Alto Adige (TAA) ha registrato un calo del 3,9%, con esportazioni che ammontano a 1,4 miliardi di euro. Il Friuli-Venezia Giulia (FVG) ha invece visto una riduzione a doppia cifra (-10,6%), in gran parte attribuita al settore casa, che sta attraversando una fase di stabilizzazione dopo il boom post-pandemico.
Nonostante queste difficoltà, Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige di Intesa Sanpaolo, si mostra ottimista: "Le esportazioni del Nordest restano su livelli elevati grazie alla capacità delle aziende di riposizionarsi rapidamente sui mercati esteri. Ci aspettiamo una ripartenza degli scambi internazionali nella seconda parte del 2024, sostenuta dalla prevista riduzione dei tassi d'interesse e dagli incentivi fiscali per il piano Industria 5.0, per il quale abbiamo stanziato 12 miliardi di euro."
Nel contesto internazionale, i principali mercati di sbocco che hanno risentito del calo delle vendite distrettuali sono stati i paesi dell'Europa occidentale (-302 milioni di euro) e il Nord America (-81 milioni di euro). Tuttavia, segnali di crescita sono stati registrati in Medio Oriente e America Latina, con aumenti rispettivamente di 35 e 12 milioni di euro.
A livello settoriale, meno della metà dei distretti del Veneto ha visto un aumento delle esportazioni. Tra i migliori risultati spicca l’Oreficeria di Vicenza, che ha beneficiato di una forte domanda dalla Turchia (+18,5%). Anche i distretti agroalimentari, come i Vini del Veronese e i Dolci e pasta veronesi, hanno registrato performance positive, grazie alla crescita della domanda da Germania, Russia, Regno Unito e Belgio.
Nel comparto metalmeccanico, solo le Macchine agricole di Padova e Vicenza hanno segnato un incremento, mentre altri distretti hanno subito contrazioni, in particolare la Meccanica strumentale di Vicenza (-8,6%) e la Termomeccanica scaligera (-12%).
Il settore della moda ha risentito maggiormente del calo delle esportazioni, con una flessione generalizzata nei principali mercati di sbocco, come Stati Uniti, Germania e Cina. L'Oreficeria di Vicenza rappresenta un'eccezione, con una crescita sostenuta dalla Turchia. In difficoltà sono stati anche i distretti del lusso, come l'Occhialeria di Belluno e le Calzature del Brenta, oltre alla Concia di Arzignano, che ha continuato a registrare cali per il quinto trimestre consecutivo.
Nel sistema casa, solo gli Elettrodomestici di Treviso e i Sistemi di illuminazione hanno mantenuto stabili o in lieve crescita le esportazioni. Al contrario, distretti come il Legno e arredo di Treviso (-5,7%) e il Marmo e granito di Valpolicella (-8,5%) hanno risentito del rallentamento in Germania, il loro principale mercato di riferimento.
Il settore agroalimentare ha invece avuto un inizio d'anno positivo, con i Vini del Veronese in particolare che hanno registrato un aumento dell'11,6%, rendendolo uno dei pochi distretti veneti a entrare nella classifica dei primi 20 distretti italiani per crescita.
Nonostante il contesto internazionale complesso, caratterizzato da incertezze geopolitiche e rallentamento degli scambi commerciali, le previsioni per il secondo semestre del 2024 sono positive. Le imprese distrettuali del Triveneto potrebbero beneficiare della ripresa del commercio globale, anche grazie al loro buon posizionamento competitivo.
Tuttavia, restano fattori di rischio legati alle tensioni geopolitiche, ai conflitti irrisolti e alle incognite relative alle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti. In questo scenario, il Nordest dovrà continuare a dimostrare la sua capacità di adattamento e innovazione per mantenere alti i livelli di export.
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