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Autonomia, Cgil dice “no”

Sabato 21 un incontro a Cavarzere per parlarne

Autonomia, Cgil dice “no”

CAVARZERE - Proseguono le iniziative di Spi Cgil locale per chiedere di abrogare la legge sull’autonomia differenziata. Secondo il gruppo, infatti “aumenterà i divari territoriali e peggiorerà le diseguaglianze sociali, a danno di tutta la collettività e, in particolare, di lavoratori, pensionati, giovani e donne”. Per parlarne è stato organizzato un convegno che si terrà sabato 21, alle 15:30 nella sala convegni di palazzo Danielato, che vedrà come relatore Massimo Michelozzi, ex magistrato del tribunale di Venezia. Tra i temi in evidenza la differenziazione tra regioni che, spiegano, metterebbe a rischio i contratti collettivi nazionali e reintrodurrebbe di fatto le ‘gabbie salariali’, peggiorando salari e condizioni di lavoro. Andrebbe inoltre a regionalizzare leggi in materia di sicurezza creando potenziali condizioni per far nascere una competizione territoriale che abbasserebbe gli standard di sicurezza a danno dei lavoratori. “La regionalizzazione della scuola minaccerebbe l'identità culturale nazionale, con il rischio di creare un sistema scolastico non omogeneo, meno equo e chiuso all'apertura internazionale - continua il comunicato -. Si teme inoltre che l'autonomia differenziata possa accelerare la privatizzazione del sistema sanitario, rendendo il diritto alla salute accessibile solo per chi può permetterselo”. Infine il tema del welfare universale e lo sviluppo economico e ambientale. “Trattenere il residuo fiscale nelle Regioni più ricche impoverirebbe ulteriormente le aree meno fortunate, mettendo a rischio l'universalità del welfare - conclude -. L'autonomia differenziata toglierebbe allo Stato il controllo su settori strategici, energia, infrastrutture, ricerca e ambiente, minando la capacità di affrontare le sfide globali come il cambiamento climatico”.

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