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VIABILITA’

Ztl, incontro con i commercianti

Il presidente di Ascom Alessandro Da Re: "Ci sono negozi particolarmente penalizzati"

Ztl, test di due mesi senza multe

La Ztl di Chioggia

CHIOGGIA – Ztl, stasera all’auditorium le categorie economiche della città (inizio alle 21) per discutere dei possibili disagi con l’amministrazione comunale. Dopo l’incontro dell'altra sera con i cittadini, anche oggi si prevedono proteste. Più di qualche gruppo, infatti, non è d’accordo con l’inizio della Zona a traffico limitato prevista per lunedì.

Chi dalle 11 alle 4 del mattino entrerà ad uno dei varchi del centro storico senza averne diritto e senza aver registrato il proprio mezzo nella banca dati, verrà multato.

“Abbiamo ancora molte perplessità – sottolinea il presidente di Ascom Alessandro Da Re – Di certo ci sono alcuni punti oscuri che rendono mal digeribile la Ztl. In primi questo orario fino alle 4 del mattino previsto almeno fino a metà ottobre. Penso sia l’unico caso in Italia in cui non si entra in centro storico con l’auto fino a tarda notte. Ovvio che l’amministrazione comunale lo fa per evitare che i tir che vanno verso il mercato ittico possano passare per il centro, ma penso si possano trovare altri accorgimenti e soluzioni migliori di questa. I ristoranti, ovviamente, andranno in difficoltà. Chi vuole mangiare a Chioggia e viene con l’auto dovrà inevitabilmente lasciarla distante dal centro con tutti i rischi del caso. Più di qualcuno, probabilmente, sceglierà di mangiare altrove”. E qui si apre un’altra partita mai chiusa: quella dei parcheggi: “Si era detto più volte – continua Da Re – che la Ztl doveva essere subordinata alla realizzazione di nuovi parcheggi. Al momento quello di Borgo San Giovanni continua ad essere deposito per le corriere e quindi di nuovi posti non se ne sono trovati. Sono molte insomma le criticità a cui non abbiamo ricevuto risposte da parte dell’amministrazione comunale”.

C’è molto timore anche per i tanti negozietti e attività delle rive, soprattutto San Domenico e Canal Lombardo: “Dalle 11 questi negozi, spesso molto di settore come ad esempio la vendita di materiale da pesca, potranno avere clienti solo se questi risiedono in centro o se decideranno di lasciare l’auto fuori e farsi una bella passeggiata a piedi. Insomma, il cliente a cui serve qualcosa e ha la necessità di prenderla al volo si rischia di perderlo e per molti di questi piccoli negozietti – conclude Da Re – potrebbero sorgere grosse difficoltà”.

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