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Veneto
13.09.2024 - 16:18
VENEZIA - Nel 2023, il numero di pescherecci iscritti nel Registro dell'UE in Veneto è salito a 656, con un lieve incremento rispetto al 2022 (+0,8% in numero di barche, +2,8% in stazza e +3,0% in potenza motore). Tuttavia, si nota una diminuzione del numero di imprese attive nella filiera ittica, scese a 3.733 (-1,5% rispetto al 2022), mentre il numero di occupati è rimasto quasi stabile con 8.031 unità lavorative (-0,1%).
Questi dati emergono dal nuovo Report congiunturale "La Pesca in Veneto 2023", realizzato dall'Osservatorio Socio Economico della Pesca e dell'Acquacoltura di Veneto Agricoltura e disponibile sul sito internet dell'azienda (www.venetoagricoltura.org). Il report offre un'analisi dettagliata delle dinamiche e delle prospettive del comparto ittico nella regione, evidenziando le componenti strutturali e produttive del settore.
Il comparto ittico veneto è stato colpito da diverse problematiche, sia interne che esterne. L'inflazione globale ha esercitato una forte pressione su molti settori dell'agroalimentare, inclusa la pesca. In particolare, il Granchio blu e il fenomeno della mucillagine estiva hanno gravemente danneggiato il settore, con conseguenze pesanti per la venericoltura del Delta del Po, compromettendo quasi completamente le produzioni annuali e mettendo in discussione il futuro dell'allevamento della vongola filippina.
Il volume totale di pesce locale venduto nei sei mercati ittici del Veneto è diminuito a 14.001 tonnellate (-9,7% rispetto al 2022). Nonostante ciò, il fatturato ha mostrato una tenuta relativa, raggiungendo i 40,5 milioni di euro (-1,5%), grazie anche all'aumento dei prezzi medi alla produzione (+7,5%). In controtendenza, il comparto della pesca ai molluschi bivalvi di mare ha avuto una buona annata, con un incremento della produzione di vongole e fasolari da parte dei due Consorzi del Veneto, che hanno raggiunto le 3.799 tonnellate (+40,4% rispetto al 2022). Per quanto riguarda l'acquacoltura, la mitilicoltura ha subito un forte calo (-23,0%), mentre la venericoltura ha mantenuto buone performance grazie alla Laguna di Venezia. Anche la piscicoltura ha registrato un leggero calo nella produzione (-1,6%).
Nonostante la crescita delle esportazioni di pesce nel 2023 (+8,4%), il Veneto continua a essere deficitaria per i prodotti ittici, con un saldo negativo della bilancia estera di circa 304 milioni di euro.
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