Nuova linea sul binario morto

CHIOGGIA - “Siamo quasi a fine settembre e dalla Regione non è ancora arrivato alcun aggiornamento in merito allo studio di fattibilità sul progetto di ferrovia Chioggia-Piove di Sacco”. La protesta arriva dagli utenti del trasporto pubblico di Chioggia dopo che, per diversi mesi, si era parlato del progetto di collegare, a livello ferroviario, Chioggia a Piove di Sacco. “Dalla maggioranza del consiglio, lo scorso luglio - spiegano gli utenti del trasporto pubblico - erano giunte rassicurazioni in merito a sviluppi imminenti, dando, come deadline, il mese di settembre. Ma settembre sta per finire e dalla Regione solo buio pesto. Nonostante il protocollo sia stato annunciato in pompa magna in varie sedi istituzionali, per ora abbiamo solo uno schema, approvato dalla Regione Veneto lo scorso anno e nulla di più”.

E senza un futuro di collegamenti alternativi il territorio continuerà ad essere ostaggio della statale Romea, unica arteria, assieme alla provinciale Arzerone, per arrivare nel territorio clodiense. “Sulla Ss 309 i cantieri sono ancora in alto mare - continuano gli utenti - code infinite, strada estremamente pericolosa e autobus insufficienti. Nel frattempo è stata chiesta anche la possibilità di creare delle corse dirette da Chioggia a Venezia, transitando per Adria, quando riaprirà la linea a giugno 2025, ma anche su questa proposta non si sa ancora nulla. E nemmeno gli autobus sono stati rafforzati, con tante corse della linea 80 sovraffollate e utenti in piedi”.

Gli utenti sollecitano, con forza, che la Regione ci metta ancora più impegno per perorare la causa della ferrovia per Chioggia. “Se alla Regione sta a cuore la nostra città - concludono - lo dimostri con i fatti, passando dalle parole ai fatti e dando finalmente la possibilità di avere una ferrovia ai cittadini. E, nel frattempo, venga potenziato il servizio della linea 80, palesemente sottodimensionato per le migliaia di pendolari che utilizzano ogni giorno la tratta”.