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FERROVIE

Linea Piove di Sacco, “Regione al lavoro”

Lo assicura il consigliere comunale e regionale Marco Dolfin

Linea Piove di Sacco, “Regione al lavoro”

CHIOGGIA – Progettazione linea ferroviara Chioggia – Piove di Sacco, Dolfin rassicura il comitato dei pendolari: “La Regione ci sta lavorando”.

Nei giorni scorsi con una nota ufficiale si erano registrate le perplessità degli utenti che, da settimane, non avevano più notizie: “Vorrei rassicurare chi si è preoccupato – interviene il consigliere regionale e comunale della Lega Marco Dolfin – la Regione si è presa, a fine 2023, l’impegno politico e amministrativo di sviluppare una possibile linea ferroviara Chioggia – Piove di Sacco e si sta procedendo in tal senso. Ovvio che la Regione non debba suonare il campanello di tutti per dire ogni singolo progresso, ma posso assicurare che, nel mese di settembre, ci sono stati molti scambi di informazioni tra Regione e Rfi. Ci sono state sul posto una serie di ricognizioni ed è stato concordato un cronoprogramma ben definito su tutto ciò che bisogna fare e che vedrà anche il coinvolgimento dei territori”.

Niente scelte o imposizioni dall’alto quindi: “Nessuno – continua Dolfin – vuole avallare lavori o tracciati che poi andrebbero a mettere in difficoltà le realtà abitative che già sono presenti. Tra fine 2024 e inizio 2025 verrà redatto il documento definitivo che dovrà essere vagliato dal Ministero e allora si capirà se potrà essere finanziato oppure no. Serve quindi un’analisi attenta dei costi – benefici nel territorio, perché se il progetto non sta in piedi a livello economico non può sicuramente essere avvallato”.

Dolfin rifila anche una stoccata a chi, in passato, avrebbe dovuto pungolare le istituzioni con la stessa forza e convinzione con cui viene fatto adesso: “Sappiamo quanto importante sarebbe uno sviluppo ferroviario verso Piove di Sacco per il nostro territorio – conclude – ma di certo era più facile farlo negli anni ‘90 e primi 2000, in tempi di vacche grasse. Qualcuno doveva farsi pioniere di questi solleciti che ora ci sono nei confronti delle istituzioni”.

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