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Chioggia

Trasporto pubblico, ultimo giorno?

Anche se filtra ottimismo, in ballo ci sono fatture per 1,3 milioni di euro, contestate per il loro calcolo

Trasporto pubblico, ultimo giorno?

CHIOGGIA – Conto alla rovescia per il futuro del trasporto pubblico locale. Venerdì scorso il sindaco Mauro Armelao e l’assessore ai Trasporti Maria Rosa Boscolo Chio hanno lanciato l’allarme: questo lunedì potrebbe essere l’ultimo giorno di servizio degli autobus Actv e Avm nel territorio. Significherebbe la paralisi della città, soprattutto per quanto riguarda anziani e studenti che rimarrebbero inesorabilmente a piedi. Il Comune ha spiegato come le due società non abbiano intenzione di prorogare il servizio fino a fine dicembre per via del mancato pagamento delle ultime fatture.

Il Comune sostiene che vadano pagate tenendo conto del chilometraggio, per Actv e Avm invece il pagamento deve avvenire tramite contratto. Da qui l’inasprimento dei rapporti, già molto tesi da tempo. E i motivi sono ormai noti. L’amministrazione comunale ha deciso di non continuare a far gestire il servizio da Avm Actv e di andare a gara europea per cui dovrebbe servire circa un anno e mezzo. Nel frattempo il Tpl è rimasto in mano alle due società con deroga, nell’attesa anche di un inserimento pro tempore di Arriva Veneto che, al momento, appare ancora lontano per mancanza sia di mezzi che di autisti.

Actv, già a febbraio, ha tagliato drasticamente le corse e, ad agosto, c’è stata un’altra sforbiciata che ha ridotto all’osso l’intero servizio di trasporto pubblico locale. Tuttavia filtra ottimismo in queste ultime ore. Per Actv e Avm il Comune dovrebbe pagare il debito pregresso che ammonta a un milione e trecentomila euro e questo indipendentemente dai km percorsi nell’ultimo periodo. Insomma, il Comune, in base alle norme, prima dovrebbe pagare e poi chiedere il conguaglio. Ma a parte i nervi tesi tra l’ente comunale e Actv, pare che comunque oggi si arriverà alla firma della proroga fino al 31 dicembre. Di certo il futuro è a dir poco incerto e, visti i tempi lunghi per la gara europea che l’amministrazione e gli uffici comunali stanno preparando, l’unica speranza di uscire da questa situazione è che Arriva Veneto subentri pro tempore nei tempi più rapidi possibili.

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