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IL RICORDO

A 80 anni dalla strage di Giudecca

Le scuole locali protagoniste delle commemorazioni

A 80 anni dalla strage di Giudecca

CHIOGGIA – 80 anni dalla strage del vaporetto Giudecca: le commemorazioni coinvolgono anche Chioggia. Il 13 ottobre 1944, a qualche miglio dal porto di Chioggia, il vaporetto Giudecca, che da Vigo collega a Venezia, naviga con quasi 200 passeggeri, in gran parte di Chioggia, Sottomarina, e di altri centri del litorale. Dopo 15 minuti di navigazione, alle 12.45, il piroscafo è già oltre il pontile di Caroman e diventa bersaglio di tre “caccia-bombardieri” dell’aviazione anglo-americana. Nonostante i colpi, la nave a vapore riesce a giungere vicino Pellestrina. I velivoli iniziano però a mitragliare il piroscafo: la prima bomba involontariamente centra la cabina di comando ed uccide il timoniere; la seconda bomba impatta contro la prua dell’imbarcazione, la terza esplode all’interno del locale macchine. Il piroscafo, s’inclina, mutandosi in una trappola mortale. Il battello è avvolto da fiamme. Ancora oggi non si conosce il numero certo dei morti per il mancato obbligo di avere una carta d’imbarco. I pescatori di Pellestrina, incuranti del pericolo, con le proprie barche salvarono ben 67 persone. “Domenica ci sarà una commemorazione – racconta il consigliere comunale e regionale della Lega Marco Dolfin - dove c’è anche un monumento che ricorda la tragedia. C’è chi parla addirittura di 400 morti. Quest’anno abbiamo ritenuto opportuno coinvolgere anche la città di Chioggia, invitando le scuole perché siano al corrente di questi gravi episodi storici. Cominceremo dalla scuola Nicolò De Conti dove porteremo materiale audiovisivo e dove saranno presenti anche il presidente della municipale d’Italia Lido Pellestrina e il presidente della Lega Navale del Lido. La concomitanza e l’impossibilità di sapere con largo anticipo il programma di ottobre blu ci ha impedito di estendere l’iniziativa a tutte le scuole medie, ma sicuramente – conclude – l’intenzione, il prossimo anno, è di coinvolgere sempre di più tutte le scuole del territorio”. Un inizio sperimentale dunque, ma che prenderà sempre più piede nei prossimi anni.

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