Un motoscafo travolge le vincitrici della Regata Storica

VENEZIA - Venezia, la città delle gondole e dei canali, è stata teatro di un incidente che ha sollevato un'ondata di preoccupazione tra i residenti e gli appassionati di voga. Venerdì 12 ottobre, le gemelle Teresa e Angela Pinzan, appena sedicenni e fresche vincitrici della Regata Storica nella sezione Giovanissime, sono state coinvolte in un incidente con un motoscafo turistico. Mentre si dirigevano verso la loro Remiera Querini, un lancione della società Il Porto le ha urtate, mettendo in pericolo la loro incolumità. Fortunatamente, le ragazze sono rimaste illese, ma l'episodio ha acceso i riflettori su un problema crescente: il traffico acqueo nella Laguna di Venezia.


Secondo le prime ricostruzioni, il capitano del motoscafo si sarebbe distratto per richiamare un gruppo di turisti indisciplinati, lasciando il timone per pochi attimi. Questo ha portato all'urto con la barca a remi delle gemelle. Una delle ragazze è caduta in acqua, mentre l'altra ha battuto un ginocchio sulla barca. Il capitano ha poi raccontato di essersi fermato per aiutare le ragazze, gettando una cima per recuperare quella caduta in acqua e assicurandosi che stessero bene prima di proseguire il suo tragitto. Tuttavia, la Remiera Querini ha espresso dubbi sulla versione dei fatti e ha chiesto di verificare se il capitano fosse al telefono al momento dell'incidente.


L'incidente delle gemelle Pinzan non è un caso isolato. Negli ultimi mesi, il traffico acqueo a Venezia è stato al centro di numerosi episodi che hanno messo in luce la pericolosità del moto ondoso e la necessità di una regolamentazione più stringente. Marco Ghinami, referente della Remiera Querini, ha sottolineato come il capitano non abbia nemmeno chiamato i soccorsi o la polizia locale, un comportamento che ha definito inaccettabile, soprattutto quando si tratta di giovani ragazze. "Basta con questo traffico selvaggio, cosa stiamo aspettando? Che ci scappi il morto?" ha dichiarato Ghinami, esprimendo un sentimento condiviso da molti veneziani.