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LA STORIA
17.10.2024 - 09:25
Nel cuore del Veneto, a Conegliano, si è consumata una vicenda che ha dell'incredibile, una storia che sembra uscita da un romanzo di Kafka. Fabio Lanza, un commercialista tarantino di 60 anni, è stato arrestato per truffa e peculato dopo aver accumulato oltre 550 giorni di assenza in tre anni come insegnante di diritto presso l'Istituto Cerletti. Una situazione che ha messo in ginocchio l'istituto, costretto a ricorrere a contratti settimanali per sopperire alla mancanza di un docente fisso.
Lanza, consapevole della sua posizione precaria, ha tentato di evitare il licenziamento presentandosi a scuola con bottiglie di limoncello da regalare ai colleghi e alla preside, Maria Grazia Morgan. Tuttavia, i doni sono stati rifiutati con sdegno, lasciando Lanza senza alcuna via di scampo. Il suo arresto è avvenuto martedì scorso, a seguito di un cumulo di pene pari a sette anni e sette mesi di reclusione.
Quando Lanza è stato assegnato all'Istituto Cerletti nel 2021, l'istituto era a conoscenza di due condanne a suo carico, per appropriazione indebita e rifiuto di atti d'ufficio. Tuttavia, queste non erano sufficienti a impedirgli di insegnare. Solo recentemente, grazie alla scrupolosità della preside, è emerso che Lanza era stato condannato per peculato. "Nessuno ci ha avvisato", ha osservato Morgan, auspicando che le procure allertino le scuole in casi simili.
Il sindaco Fabio Chies si è complimentato con la preside per la sua perseveranza, definendo la situazione "paradossale".
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