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SALUTE
26.10.2024 - 07:35
CHIOGGIA – 45 anni senza la Legge Basaglia: la sfida delle Ulss è di continuare a crescere nel servizio alle persone con disagio psichico.
“La prima mission è quella di una psichiatria deistituzionalizzata, a forte impronta territoriale, capillarmente presente, accessibile, prossima alla comunità – spiega il direttore del dipartimento di Salute mentale dell’Ulss 3 Serenissima, Moreno De Rossi. Intervenuto a un convegno che si è tenuto, nei giorni scorsi, all’ospedale di Venezia - Nel 1978 in Italia c’erano 76 manicomi - ha sottolineato - mentre oggi, grazie alla legge Basaglia, abbiamo attivi in tutta Italia circa 4000 realtà o ‘luoghi’ di aiuto e assistenza, che siano Centri di salute mentale, centri diurni, comunità, gruppi appartamento, o Spdc, cioè Servizi psichiatrici di diagnosi e cura. Nel territorio della nostra Ulss 3 Serenissima, di queste realtà ne contiamo ben 48; a queste, molto importante, va aggiunto il domicilio, setting di cura privilegiato, dato che la maggior parte delle persone, oggi, vivono e si curano a casa propria”.
Nel 1978 le persone in manicomio, ha ricordato il dottor De Rossi, in Italia erano 76mila, mentre oggi le persone in cura presso i Dipartimenti di Salute Mentale sono 800mila, dieci volte di più, e sono circa 9mila nel territorio dell'Azienda sanitaria veneziana: “Possiamo affermare che nella psichiatria è stato messo in atto un importante processo di deistituzionalizzazione e di apertura alla comunità - ha concluso De Rossi -. E non possiamo non citare, in tema di deistituzionalizzazione, la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, avvenuta nel 2014, esattamente 10 anni fa, e da tutti considerata come l'opera di completamento della legge Basaglia”.
Risultati ne sono stati raggiunti tanti, ma non si deve abbassare la guardia: “Dobbiamo – ha concluso De Rossi – tenere alta l’attenzione poiché, a proposito di sfide, resta sempre elevato il rischio di proporre logiche e modelli che, al di là delle migliori intenzioni, finiscono per presentare approcci assistenziali iperprotettivi e regressivi, lontani dai bisogni veri delle persone. La lezione di Basaglia forse più di quella di qualunque altro maestro della Psichiatria - ha spiegato De Rossi - ci mette davanti all'obbligo di porre al centro dell'attenzione la soggettività della persona, i suoi bisogni, la sua libertà”.
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