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Salute
30.10.2024 - 16:31
VENEZIA – Nell’ultimo anno, l’Ispettorato Micologico dell’Ulss 3 Serenissima è stato decisivo nel salvare diverse vite dall’avvelenamento da funghi, mettendo in luce l’importanza del servizio offerto dal Sian (Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione) del Dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria veneziana. Grazie all’intervento dei micologi, tre casi potenzialmente letali sono stati identificati in poche ore, scongiurando gravi conseguenze per una signora veneziana, un bimbo di un anno e mezzo di Mirano, e un’intera famiglia di Dolo.
A inizio mese, una residente del centro storico veneziano è stata colpita da intossicazione dopo aver raccolto in giardino quello che credeva fosse un finferlo. Si trattava invece di Omphalotus olearius, un fungo velenoso che cresce spesso su ulivi. Ricoverata d’urgenza, la donna ha potuto fornire una descrizione dettagliata dei funghi ai micologi, che hanno identificato prontamente la specie tossica. Grazie alla collaborazione con il Centro Antiveleni di Milano, le è stata somministrata una terapia specifica.
Il secondo caso ha coinvolto un bambino di un anno e mezzo, che ha accidentalmente ingerito un fungo velenoso, Inosperma adaequatum, mentre giocava in un parco a Mirano. La madre ha reagito con prontezza portandolo al pronto soccorso assieme al fungo. Il piccolo, tenuto sotto osservazione, ha fortunatamente mostrato sintomi lievi grazie alla tempestiva identificazione e all’intervento dei micologi.
Infine, quasi un anno fa, una famiglia di quattro persone a Dolo ha accusato sintomi di intossicazione dopo aver consumato il pericoloso Tricholoma pardinum. Tre membri della famiglia sono stati ricoverati e anche in questo caso, grazie alla perizia dei micologi, sono guariti senza complicazioni a lungo termine.
Oltre agli interventi d’emergenza, l’Ispettorato Micologico ha svolto oltre 1.260 chili di perizie sui funghi venduti nei mercati di Venezia, sanzionando un commerciante per aver indicato un nome scientifico errato e fornendo certificati di vendita a diversi rivenditori locali. “Offriamo un servizio accessibile a tutti i cittadini che raccolgono funghi spontanei,” afferma il micologo Fabio Fontolan, “verificandone commestibilità e freschezza in modo gratuito.”
Fontolan e gli esperti dell’Ulss 3 Serenissima cercano inoltre di sfatare alcuni falsi miti comuni sulla raccolta dei funghi. Uno dei più diffusi è che i funghi colorati siano sempre velenosi: “Questo è falso. Ci sono molte varietà di funghi pericolosi di aspetto non appariscente,” spiega Fontolan. Anche la credenza che i funghi raccolti in pianura siano sicuri è inesatta, poiché molte specie velenose crescono nelle aree pianeggianti. Inoltre, i metodi empirici per identificare la tossicità – come l’uso di aglio o argento – non sono affidabili, poiché l’unico criterio è il riconoscimento scientifico della specie.
L’Ispettorato raccomanda alcune pratiche essenziali per chiunque si avvicini ai funghi spontanei:
Negli ultimi mesi, l’Ispettorato Micologico ha organizzato dieci mostre in collaborazione con le associazioni micologiche locali per sensibilizzare la cittadinanza sui rischi e la sicurezza nel consumo di funghi. L’evento successivo si terrà a Sottomarina dal 9 al 10 novembre, presso la scuola Sacra Familia, in collaborazione con l’Associazione Micologica Naccari, dove esperti forniranno consulenze e riconoscimenti delle specie fungine.
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