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Mestre

"Una violenza inaccettabile"

Ferma condanna del presidente Zaia dopo l'aggressione al pronto soccorso dell'Angelo. E l'Ugl: "Ospedali non sicuri"

"Una violenza inaccettabile"

VENEZIA - “Quanto accaduto questa mattina al pronto soccorso dell’ospedale All’Angelo di Mestre è inaccettabile. Le autorità faranno gli accertamenti del caso e confido che vi sia una pena adeguata alla gravità dell’accaduto. Oggi, giornata in cui stiamo parlando ancora una volta di cambiare la cultura e di sostenere azioni per evitare che continuino ad esserci violenze sulle donne, ci troviamo a commentare l’azione ingiustificata di un uomo violento che si è scagliato contro due infermiere e una primaria. Professioniste che hanno agito innanzitutto per difendere i pazienti, che sono stati, loro malgrado, coinvolti nei fatti, dimostrando ancora una volta quanto il nostro personale sia prima di tutto umanamente preparato alle mille emergenze che si presentano ogni giorno nei nostri luoghi di cura. Gli atti di violenza negli ospedali sono diventati teatro di violenze continue. Sono convito che ci deve essere tolleranza zero nei confronti di chi si macchia di questi reati”.

Così il presidente della Regione Luca Zaia commenta quanto accaduto stamane al Pronto Soccorso dell’Ospedale All’Angelo di Mestre dove un paziente dimesso si è scagliato contro personale infermieristico e medico, mettendo in pericolo anche i pazienti. “Ribadisco la mia solidarietà e riconoscenza alle infermiere, alla dottoressa e al personale coinvolto – commenta ancora Zaia – e con loro ringrazio tutti coloro che nelle nostre strutture sanitarie ogni giorno si espongono a crescenti rischi per curare chi sta male. Questi sono atti da condannare sotto ogni punto di vista, senza alcuna attenuante”.

In una nota congiunta Gianluca Giuliano segretario nazionale Ugl Salute e Stefano Tabarelli segretario regionale Ugl Salute Veneto, sottolineano che quanto è accaduto è l'ennesimo atto gravissimo, che mette ancora una volta in evidenza come le nostre strutture sanitarie non siano posti sicuri dove poter assistere i cittadini. "Alle due infermiere e alla dottoressa aggredite nella folle azione di questo delinquente, va la nostra solidarietà e il nostro encomio per aver pensato in un momento così critico a difendere i pazienti proteggendoli nella guardiola del triage. Dopo l'introduzione del decreto antiviolenza purtroppo gli episodi come quello accaduto oggi a Mestre non sembrano diminuire ed è quindi più che mai necessario mettere in campo ulteriori azioni significative per garantire la massima sicurezza nei nostri ospedali concludono i sindacalisti".

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