VENEZIA - Il caso di Filippo Turetta, condannato all'ergastolo per il femminicidio di Giulia Cecchettin, continua a suscitare clamore e preoccupazione non solo per la gravità del crimine, ma anche per le minacce ricevute dal suo avvocato, Giovanni Caruso.
Il femminicidio di Giulia Cecchettin ha rappresentato un momento di profonda riflessione per l'Italia. La condanna di Filippo Turetta all'ergastolo è stata accolta come una sentenza giusta, ma non ha placato le tensioni. La famiglia di Turetta vive sotto sorveglianza da circa un anno, un segnale delle minacce che continuano a gravare su chi è coinvolto in questo caso. Le parole di Gino Cecchettin, padre di Giulia, risuonano con forza: "Ogni forma di intimidazione o violenza, anche simbolica, è da condannare senza esitazione". La sua solidarietà verso l'avvocato Caruso sottolinea l'importanza di mantenere un dialogo civile anche nei momenti più difficili.
Caruso, scosso ma determinato, ha denunciato l'accaduto, e le forze dell'ordine hanno aumentato il livello di sicurezza attorno a lui. Questo episodio non è isolato; già in passato, il legale aveva subito minacce, ma non aveva presentato denuncia. Ora, la situazione è diversa, e la reazione delle autorità è stata immediata.