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BENEFICENZA
07.12.2024 - 10:09
Stasera al Serafin la commedia de I Bottegai “Sette donne e un mistero” per raccogliere fondi
CAVARZERE - Il teatro Tullio Serafin di Cavarzere accoglierà questa sera una commedia “benefica” che oltre a fare sorridere, avrà come obiettivo raccogliere i fondi per la fondazione Città della Speranza, che aiuta la ricerca per i bimbi malati di tumore e di malattie rare e ha sede a Padova, ma oramai è cresciuta in tutto il Veneto e oltre.
Sul palco ci saranno I Bottegai con la piéce brillante in due atti “Sette donne e un mistero” (molto) liberamente ispirata a "8 donne” di Robert Thomas.
Un giallo comico e surreale dove 7 donne sono sospettate contemporaneamente di aver ucciso Marcello. l’unico uomo presente in casa. Tutto si svolge il giorno 24 dicembre, vigilia di Natale, mentre fuori imperversa una bufera di neve.
Durante la commedia si scoprirà che tutte le donne hanno un segreto e un motivo per volere Marcello morto. Ma una volta che i loro segreti saranno svelati spetterà al pubblico capire chi è l'assassino. Da questa commedia sono stati tratti due film molto famosi per questo motivo i personaggi, i dialoghi e soprattutto il finale sono stati cambiati.
Il nuovo presidente di Città della Speranza, Giovanni Paolino, è stato anche ospite di Delta Radio ieri mattina ai microfoni di Paolo De Grandis. Ha raccontato cosa fa la Fondazione e qual è il segreto del suo successo. “Città della Speranza è una fondazione trasparente e ben riconosciuta - ha spiegato Paolino - Inoltre siamo tutti volontari, nessuno di noi percepisce un compenso tranne le persone che lo fanno per lavoro, come i ricercatori. Raccogliamo una grande quantità di denaro, abbiamo un bilancio di sostenibilità, la nostra torre è aperta a Padova e si possono incontrare i nostri ricercatori”.
Il presidente Paolino ha anche parlato di numeri che colpiscono i bambini ogni anno. “Al giorno d’oggi sono 2500 i bambini che si ammalano di leucemia e malattie rare all’anno. Quando siamo partiti, ovvero 30 anni fa, il tasso di mortalità era altissimo. Si parla solo del 25% di guarigioni. Oggi siamo all’80% delle guarigioni. I ricercatori stanno dunque portando risultati incredibili”.
Le collaborazioni di Città della Speranza sono tantissime, la più importante è con l’università di Padova. “Città della Speranza raccoglie i fondi che vengono spesi dall’Istituto di ricerca pediatrica Irp questa torre di 10 piani dove ci sono i ricercatori. I capi progetto dei ricercatori sono i medici dell’ospedale e docente dell’Università di Padova. Dunque un esempio di collaborazione vincente tra pubblico e privato. I capi progetto sono dunque scienziati e medici con tutti gli altri ricercatori del mondo in contatto. Ecco che i risultati delle ricerche vengono condivisi dalla comunità scientifica mondiale”.
L’ultima delle ricerche attuate dall’Irp riguarda proprio l’impatto delle cure nei bambini. Che spesso è devastante.
Il 16 gennaio a Padova ci sarà una grande festa al Pala Geox, per festeggiare Città della Speranza e il suo successo. “Abbiamo bisogno di volontari, di persone che dedichino il loro tempo a questa missione. Donazione non è solo denaro. Venite a trovarci al Pala Geox”, conclude Paolino.
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