Bagnini solo maggiorenni anche la Regione vota “no”

SOTTOMARINA - La Regione solleciterà il governo a ripristinare i 16 anni di età come soglia minima per svolgere l’attività di bagnino. E’ stato infatti approvato un ordine del giorno presentato dal consigliere regionale del Pd Jonatan Montanariello: “E’ una grande soddisfazione - spiega l’esponente Dem - il via libera del consiglio alla mia richiesta che la Regione assuma una posizione netta, sollecitando il governo, a favore del ripristino dei 16 anni di età come soglia minima oppure di prevedere una deroga per l’accesso a tale professione anche per i minorenni, con almeno sedici anni che abbiano già svolto la mansione”.

Il problema nasce dal decreto del governo, approvato lo scorso maggio, che stabilisce l’obbligo della maggiore età per esercitare l’attività. “Ma la grave carenza di queste figure - continua Montanariello - che prevedibilmente si manifesterà già a partire dalla prossima stagione, qualora non dovessero cambiare le norme, può e deve essere arginata riportando a sedici anni l’età per lo svolgimento di questo lavoro. Un mancato intervento potrebbe determinare l'impossibilità della regolare apertura degli stabilimenti, con un conseguente riflesso sulle casse della Regione che si vedrebbe privata delle entrate dei tributi versati dagli operatori balneari. Senza tralasciare il fatto che in questo modo non si fa che creare un ostacolo all'ingresso nel mercato del lavoro dei giovani interessati a questa attività”.

E anche le categorie turistiche lanciano l’allarme: “Se non verrà modificato il decreto, all’appello mancherà il 50% del personale per il servizio di salvataggio - spiega il presidente di Gebis Chioggia Spiagge, Gianni Boscolo Moretto - è necessario intervenire subito e con decisione per non compromettere la stagione balneare 2025 perché, dalle prime stime, con i nuovi paletti mancherebbe quasi il 50% del personale. Un rischio che l’intero litorale veneto, fondamentale nell’economia turistica regionale, non può permettersi”.