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IL BILANCIO

“Mystery Man", un anno dopo

Il commento di Boscolo Capon: “Esprienza suggestiva”

“Mystery Man", un anno dopo

CHIOGGIA - Un anno fa si chiuse la mostra “The Mystery Man” che portò grandi onori alla città, ma anche diverse polemiche. Il partito democratico fece anche un accesso agli atti per capire con esattezza come fosse stata realizzata e che risorse del Comune fossero state utilizzate. In tanti anche si lamentarono per l’impossibilità di poter fruire della chiesa di San Domenico per diversi mesi. Ma a tantissimi è anche piaciuta e molti turisti sono venuti appositamente a Chioggia per visitarla e vedere il corpo di Gesù dopo la crocifissione in 3d e perfettamente ricostruito secondo la descrizione della sacre scritture. A ricordare l’importante mostra, sul proprio profilo Facebook, è stato il presidente del consiglio comunale Beniamino Boscolo Capon che ha voluto ribadire la bontà della scelta dell’amministrazione comunale di portare in città una mostra unica nel suo genere e che tornerà in Italia solo al prossimo Giubileo quando approderà nella capitale. “Un anno fa, il 7 gennaio, a Chioggia, si chiudeva una mostra straordinaria che ha lasciato un segno profondo nel cuore di chi l’ha visitata – spiega Beniamino Boscolo Capon -. Se dovessi descrivere questa esperienza in una parola, direi suggestiva: perché ha saputo suscitare commossa partecipazione e riflessioni profonde. Fare memoria, oggi, è un modo per celebrare il valore di questa iniziativa internazionale che ha visto decine di migliaia di visitatori, che ha unito bellezza e spiritualità lasciando un’eredità culturale ed emotiva indelebile, oltre che economia al territorio. Più che una meravigliosa mostra si potrebbe dire un viaggio unico attraverso la Sindone, quel mistero che intreccia in modo ineludibile cultura, scienza e fede”.

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