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trasporto pubblico
10.01.2025 - 08:06
Ancora segnalazioni di disagi: gli studenti da Sottomarina e da Ca’ Lino in ritardo a scuola
CHIOGGIA - Caos trasporti: ancora disagi per gli studenti. In molti segnalano problemi per chi, da Sottomarina, si reca a Borgo San Giovanni dove sono concentrate le scuole superiori. L’autobus che transita a Borgo San Giovanni alle 7.40 non sta passando e questo crea disagi per gli studenti che faticano anche ad arrivare a casa finite le lezioni.
Anche la corsa della linea 5, che parte da Ca’ Lino centro alle 7.30, non riesce a coprire il tragitto in tempo utile per portare gli studenti a Borgo San Giovanni prima del suono della campanella.
Prima del passaggio di consegne da Actv ad Arriva Veneto, partiva dalla frazione alle 7.13 evitando il traffico che si crea a Borgo San Giovanni a ridosso delle 8 del mattino.
Intanto il consigliere del Movimento 5 Stelle Daniele Stecco critica aspramente la giunta Armelao: “Il caos del trasporto pubblico a Chioggia è ormai insostenibile. La situazione attuale è il risultato di una gestione gravemente inefficiente da parte dell’amministrazione Armelao, che, pur avendo avuto anni per affrontare e risolvere il problema dell’affidamento del servizio, si è dimostrata incapace di garantire ai cittadini un trasporto pubblico adeguato e dignitoso. Le immagini di cittadini lasciati in balia di disservizi e minorenni costretti ad aspettare lungo la Romea per mancanza di un autobus capiente sono l’emblema di un’amministrazione che ha fallito il suo compito. Non è accettabile che si mettano in circolazione mezzi inadeguati, come un pulmino scolastico al posto di un autobus capiente, compromettendo la sicurezza e i diritti di studenti e pendolari. Le buone intenzioni dell’assessora Boscolo, che ha accompagnato personalmente alcuni cittadini, non bastano. Questo gesto, seppur apprezzabile sul piano umano, evidenzia ancora di più l’inadeguatezza dell’attuale amministrazione nel programmare e gestire un servizio pubblico essenziale, garantito dalla Costituzione”.
Per Stecco le colpe non possono essere scaricate tutte su Actv, il cui affidamento del servizio era scaduto da anni: “Lo stesso ex amministratore di Actv, il dottor Seno - conclude Stecco - aveva dichiarato che, con un contratto di affidamento sostenibile, Actv sarebbe stata disponibile a proseguire il servizio in house. Eppure, l’amministrazione Armelao ha scelto di non destinare i 300mila euro annui che, fino al 2020, garantivano la copertura economica del trasporto pubblico. Questi tagli hanno contribuito al degrado di un servizio fondamentale, con gravi conseguenze per i cittadini, in particolare per chi vive nelle frazioni e dipende dal trasporto pubblico a chiamata, oggi del tutto incerto e inaffidabile. L’amministrazione deve assumersi le proprie responsabilità”.
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