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OPPOSIZIONE
10.01.2025 - 08:58
mense
Heidi Crocco (Pd) all’attacco: “Gli aumenti ingiustificati e gravosi e il servizio è carente”
CAVARZERE - “Aumenti spropositati e immotivati delle rette degli asili nido e famiglie in difficoltà”.
La consigliera comunale Heidi Crocco solleva il tema che tocca Cavarzere e parla di “una grande preoccupazione che riguarda l’aumento dei costi per le famiglie, in particolare per la mensa scolastica e le rette degli asili nido. Il problema evidenziato è duplice: da un lato, gli aumenti sono percepiti come ingiustificati e gravosi, soprattutto per le famiglie con più di un figlio, dall’altro, il servizio offerto (sia per la mensa che per i nidi) non sembra giustificare tali rincari”.
Ricorda la consigliera Dem Crocco: “Dal 1 gennaio 2025 il costo del buono per la mensa scolastica è passato da 5,20 euro a 5,80 euro”.
Crocco sottolinea che “si tratta del terzo aumento in due anni. Un rincaro molto pesante che penalizza tutte le famiglie che usufruiscono del servizio e che si trovano a dover pagare circa 1.200 euro all’anno di buoni pasto e, per chi ha più di un figlio, la stangata è ancora più alta perché non esiste nessuno sconto a riguardo, il secondo figlio paga quanto il primo”.
Inoltre, il fatto che l’amministrazione locale non sembri affrontare il problema con soluzioni alternative o più efficienti, come nel caso di una gestione comunale più diretta o di appalti più vantaggiosi, aumenta il malcontento. Prosegue la Crocco: “Se almeno l’aumento fosse all’altezza del servizio offerto, le famiglie stringerebbero i denti, pur di sapere che i propri bambini mangiano bene! Qui scarseggia qualità e qualità del servizio perché. Se lasciare dei bambini per più di un anno a mangiare seduti nel banco come nel caso di via D Alighieri, con la monoporzione e senza spazi e luoghi adeguati è considerato servizio ottimale, abbiamo qualcosa da contestare”.
Crocco, inoltre, non accetta la giustificazione degli “adeguamenti”, perché mostrerebbe “l’incapacità di giustificare gli aumenti con dati chiari”. Incalza la consigliera: “Aumentare il costo del pasto e non negoziare tariffe più vantaggiose o lavorare ad un appalto con l’Ipab di Cavarzere, dotata di cucina nuova e che potrebbe preparare i pasti ai bambini a km zero, soluzione adottata anche da comuni limitrofi”.
La consigliera dem dà anche la dimensione dell’aumento: “Arriva una nuova batosta, una famiglia con un reddito medio che prima pagava già 230 euro al mese di retta , dal 1 gennaio si trova a pagare 321 euro, escluso il pasto che costa 6,67 euro. Parliamo di 90 euro di aumento, il 40% in più”.
Fa un po’ di conti in tasca alle famiglie la Crocco che oltre ad essere consigliera e anche Segretaria dem di Cavarzere: “Se la stessa famiglia, oltre al bimbo al nido, ha pure un figlio che usufruisce della mensa scolastica, si troverà a pagare circa 700 euro al mese, una follia. L’incremento delle rette è un atto ingiusto e opportunistico, dato che avviene in un momento in cui le famiglie sono già sotto pressione, proprio prima delle festività natalizie, e non lascia loro spazio per reagire trovare alternative”.
E infine, conclude: “La critica alla gestione politica del bilancio comunale, con la percezione che i fondi vengano investiti in altri progetti piuttosto che a favore dei servizi essenziali per le famiglie, è un tema che evidenzia un’incapacità amministrativa che viene giustificata con il noto ritornello da tre anni a questa parte, ‘è colpa di chi c’era prima’. Quando Munari si accorgerà che il sindaco è lui e quelli prima sono andati a casa? I suoi predecessori sono già stati puniti dalle urne ora ci sono loro, navigano oltre il loro giro di boa e non vorremmo scoprire che il loro momento inizia quando andranno a casa”.
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