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VENETO
11.01.2025 - 16:40
L'assessore Manuela Lanzarin
VENEZIA - Dal 2024 prende vita in Veneto un progetto ambizioso: i Poli per l’Infanzia, frutto di un Protocollo d’Intesa firmato dalla Regione, dall’Ufficio Scolastico Regionale, dall’ANCI Veneto e dalla FISM. L’obiettivo è garantire continuità educativa ai bambini dalla prima infanzia fino al passaggio alla scuola primaria, integrando i diversi servizi in un sistema unico e innovativo.
Il progetto, che rappresenta un tassello cruciale nella riforma del sistema educativo regionale, è il risultato di un lungo lavoro svolto dal Tavolo paritetico di confronto regionale. Questo organismo ha elaborato un modello che valorizza la collaborazione tra istituzioni pubbliche, amministrazioni comunali e scuole paritarie, ponendo l’accento sulla costruzione di una comunità educante al servizio dei più piccoli.
I Poli per l’Infanzia si configurano come luoghi di sperimentazione e coordinamento pedagogico, pensati per garantire non solo la qualità dell’educazione ma anche la continuità tra i diversi livelli scolastici. Saranno strutturati in base a un documento progettuale triennale, aggiornato annualmente, che definirà linee guida didattiche, organizzative e pedagogiche. Particolare attenzione sarà data all’uso flessibile degli spazi, al miglioramento dell’accessibilità delle strutture e al coinvolgimento delle famiglie, chiamate a partecipare attivamente alla programmazione e alla verifica delle attività.
L’assessore regionale alle Politiche Sociali, Manuela Lanzarin, ha sottolineato l’importanza strategica di questa iniziativa. “Il benessere delle bambine e dei bambini è il punto di partenza di ogni politica di settore. I Poli per l’Infanzia saranno catalizzatori di competenze e di confronto tra educatori, per individuare le migliori pratiche a sostegno della crescita dei piccoli. È essenziale considerare il ruolo delle famiglie, perché l’educazione non può prescindere da un’alleanza tra scuola e genitori basata sulla fiducia e sulla condivisione di diritti e doveri reciproci.”
La Regione Veneto avrà un ruolo cruciale nell’implementazione del progetto, coordinando la programmazione e gestendo le risorse necessarie. L’Ufficio Scolastico Regionale si occuperà invece della formazione del personale e della promozione di percorsi educativi innovativi, mentre ANCI Veneto sosterrà la creazione di coordinamenti pedagogici territoriali, promuovendo la diffusione del Protocollo tra le comunità locali. La FISM, infine, garantirà l’aggiornamento professionale degli educatori coinvolti.
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